Dopo lo shock di due settimane fa, la fase di accumulazione sta facendo aumentare le probabilità che le previsioni rialziste dell’Oro siano quelle giuste, ma occorre pazienza.
Il prezzo dell’Oro è stato scambiato leggermente al ribasso durante le sessioni dell’Asia e del Pacifico di oggi lunedì 28 giugno, poiché le pubblicazioni dei dati PCE dell’inflazione negli Stati Uniti e i commenti di parte del presidente della FED di Boston hanno stimolato una nuova ondata di vendite di breve termine. I prezzi della commodity hanno continuato a consolidarsi in un intervallo ristretto tra 1.760 $ e 1.795 $, formando così una fase laterale interessante. Inoltre, l’indice future del dollaro USA rimane stabile e il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è in rialzo: di conseguenza porta entrambi ad esercitare una pressione al ribasso sull’Oro.
L’indice PCE degli Stati Uniti, l’indicatore dell’inflazione preferito dalla FED, per il mese di maggio si è attestato al 3,4% su base annua. Ciò segna il livello più alto visto dal 1992 in quanto i costi delle materie prime e del lavoro sono aumentati in contrasto della domanda repressa di beni e servizi.
Negli ultimi mesi le crescenti pressioni inflazionistiche e una forte ripresa economica hanno acceso un dibattito tra i funzionari della FED su quando e con quale ritmo la Banca Centrale dovrebbe iniziare a ridimensionare i suoi acquisti di asset e iniziare, quindi, ad aumentare i tassi di interesse. Tutto ciò influenzerà di molto le previsioni dell’Oro e gli investitori guardano con estremo interesse la situazione.
L’Oro ha subito appieno il vento dell’ambiente ultra-basso tasso di interesse e quantitative easing delle Banche Centrali dal momento che la comparsa del Covid-19, e quindi diventa molto vulnerabile ad uno shock nel momento in cui l’inversione di politica monetaria inizierà. Di conseguenza, lo slancio a breve termine potrebbe essere diventare di lungo termine a causa del cambio view delle Banche Centrali.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota a 1.775,39 $, in zona target intermedio 1.776,14 $, un’area di partenza rialzista che potrebbe giovare agli investitori che hanno previsioni rialziste sull’Oro. Ma occorre pazienza e sfruttare la caratteristica della commodity, trattata ampiamente nelle analisi precedenti.
Per entrare a mercato occorre necessariamente attendere la rottura dell’attuale fase laterale dal punto di vista giornaliero. Due i target rialzisti di medio/lungo termine, il primo a 1.900 $ mentre il secondo a 1.950,78 $.
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Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari.