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Petrolio Greggio: Proseguono le Prese di Beneficio degli Hedge Fund

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Nov 17, 2021, 18:24 UTC

Fondi e gestori venditori netti in 4 delle ultime 5 settimane.

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In questo articolo:

I prezzi del Petrolio Greggio quotato in dollari al Nymex stanno attraversando una sessione negativa, dopo che nella giornata di martedì non erano riusciti a portarsi oltre la resistenza di breve periodo situata a 80.95, pur avvicinandosi alla medesima con un picco relativo toccato a 80.68. Non sono ancora evidenti indicazioni di esaurimento del ribasso che prosegue da mercoledì 10 novembre; in quella giornata i prezzi avevano chiuso con una perdita del -3.03%, avviando il secondo braccio ribassista in seno alla correzione che si sta sviluppando dal picco annuale del 25 ottobre, a quota 83.83. Alle ore 17.08 CET il contratto future con scadenza a gennaio 2022 quota 78.33, con una perdita del -1.77% dalla chiusura di ieri.

Hedge Fund venditori netti nelle ultime 5 settimane

Da quando i prezzi hanno raggiunto i loro massimi triennali alla fine di ottobre, i futures e le opzioni sul petrolio hanno continuato a registrare leggere prese di profitto da parte di hedge fund e altri gestori di fondi. I dati più recenti, rilanciati oggi da Reuters, sono relativi al periodo dal 2 al 9 novembre scorsi, durante i quali i gestori di portafoglio hanno liquidato posizioni rialziste per l’equivalente di 9 milioni di barili. I dati sono a cura di ICE Futures Europe e della U.S. Commodity Futures Trading Commission. I fondi sono quindi risultati venditori netti in quattro delle ultime cinque settimane, avendo ridotto la loro posizione per un totale di 77 milioni di barili dagli iniziali 794 milioni di barili (-9%).

Sono solo prese di beneficio?

Da sottolineare che la riduzione delle posizioni rialziste non è stata finora accompagnata dall’apertura di posizioni al ribasso, lasciando intendere che si tratti prevalentemente di prese di beneficio dopo il forte rally di ottobre. Il WTI e il gasolio dovrebbero continuare a beneficiare dei cali di produzione da parte dei produttori di scisto statunitensi e della scarsità di scorte di gas naturale in Europa, tanto che la comunità degli hedge fund rimane essenzialmente ottimista sulle prospettive per il mercato petrolifero, con l’ammontare di posizioni lunghe in rapporto di 6 a 1 rispetto alle posizioni corte. Ma con i prezzi già ai massimi pluriennali, i contratti petroliferi non attirano più molti nuovi acquisti e diversi gestori stanno prendendo profitto in attesa della prossima occasione.

Il Quadro Tecnico per il Petrolio Greggio

Su grafico intraday a scansione di 30 minuti possiamo osservare come i prezzi siano già in deciso avvicinamento al primo livello di supporto/target ribassista posto adesso a 77.80. L’area compresa fra 77.40/77.80 è zona da cui potrebbe scattare qualche provvisoria reazione, prima che i prezzi tornino a flettere per completare la correzione ribassista in zona 76.30/76.50 (target principale). Non ci sono ancora le condizioni per avvicinare le resistenze, poste a 79.98/80.16 e non prima di 81.94/82.18. Le resistenze costituiranno probabili punti di ripartenza del ribasso in caso di recuperi. Lo scenario ribassista attivo verrebbe annullato e rivisto solo in caso di superamento della seconda resistenza, meglio se confermato da almeno una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 82.18.

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