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Petrolio Greggio: Prese di Beneficio Dopo il Raggiungimento di Massimi Pluriennali

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Oct 6, 2021, 17:25 UTC

Paesi produttivi vs. Paesi produttori per più barili: l'OPEC+ risponde picche

petrolio greggio

In questo articolo:

I prezzi del petrolio greggio quotato in dollari al Nymex hanno raggiunto stamane nuovi massimi di lungo periodo a 79.78, su livelli che non si vedevano dal lontano 10 novembre del 2014. Successivamente sono scattate robuste prese di beneficio da parte degli operatori, che sono perdurate per tutta la mattinata ed il primo pomeriggio, e che rischiano di lasciare su grafico daily un segnale ribassista con portata valida anche per le prossime 3-5 giornate. Alle 17:04 CET il contratto future con scadenza a novembre quota 77.65, con una perdita dell’1.62% rispetto alla chiusura di ieri. Teniamo conto che il solo movimento odierno fra massimi e minimi di giornata ha raggiunto finora un’estensione del -3.30%.

L’OPEC+ risponde picche alle richieste Occidentali

La pausa odierna del rialzo è scattata come detto in concomitanza del raggiungimento di massimi pluriennali, facilitata dai dati odierni che hanno evidenziato un inatteso aumento delle scorte negli USA. L’ultima impennata del greggio era invece stata sostenuta dal rifiuto dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e dei loro alleati (OPEC+) di mantenere elevata la produzione anche a novembre, nonostante le forti pressioni giunte dai consumatori occidentali ed asiatici. Nei Paesi produttivi si sta infatti facendo largo una crescente preoccupazione per la scarsa disponibilità di energia a livello globale. “Una crisi energetica si sta già verificando adesso con l’inverno ancora alle porte nell’emisfero boreale. Ciò rischia di porre le basi a prezzi del petrolio ancora più alti”, ha affermato Stephen Brennock del broker petrolifero PVM. Da notare che il problema di approvvigionamento riguarda principalmente Europa ed India. Gli USA dispongono infatti di scorte di greggio in aumento di 2,3 milioni di barili solo la scorsa settimana, contro le aspettative del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti che invece prospettavano un modesto calo. La produzione degli Stati Uniti non è stata tuttavia in grado di compensare la decisione dell’OPEC+ di limitare le esportazioni.

Il Quadro Tecnico per il Petrolio Greggio

Su grafici intraday possiamo affinare la disposizione delle resistenze che stanno mantenendo attiva la correzione, resistenze localizzate a 80.06/10 ed a 80.75/80.90. Al momento non sono distinguibili altre resistenze intermedie di rilievo più vicine. Le resistenze sono i punti ove massima è l’azione dei venditori, per cui costituiranno ancora punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi in corso di settimana. Una volta terminata l’attuale fase di ripida discesa causata dalle prese di beneficio, ci aspettiamo che il mercato tenda a stabilizzarsi mediante ripetuti cambi di tendenza nell’area compresa fra le resistenze stesse ed i supporti (primi obiettivi ribassisti) di quota 76.56/76.80 e 7.68/94. Il movimento sarà preparatorio alla rottura ribassista con proiezioni a 72.50/73.00. Lo scenario descritto verrebbe annullato dal superamento della seconda resistenza, meglio se confermato da almeno una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 80.90.

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