Analisi e suggerimenti Il greggio continua ad aumentare, guadagnando 10 centesimi per venire negoziato a quota 48,00, mentre il Brent si assesta ben al di
Il greggio continua ad aumentare, guadagnando 10 centesimi per venire negoziato a quota 48,00, mentre il Brent si assesta ben al di sopra dei 50$, con i trader che valutano le notizie da Libia e Nigeria. Sebbene entrambi i paesi siano produttori di lieve entità, il calo della produzione potrebbe provocare una diminuzione dell’offerta sul mercato. Le notizie di una parziale interruzione delle operazioni dell’oleodotto Colonial, che da Houston raggiunge Linden in New Jersey, hanno rafforzato un rialzo iniziato nelle prime ore della sessione a causa dei timori per la riduzione dell’offerta di Libia e Brasile.
I timori per il calo della produzione di Libia e Brasile hanno provocato un aumento dei prezzi, spingendo il Brent, che funge da riferimento globale, al di sopra dei 50$ al barile per la prima volta dalla metà di ottobre. Il Brent si è assestato ai 50,54$ al barile, registrando un incremento del prezzo pari a 1,75%, ossia del 3,6%.
Secondo quanto dichiarato da un portavoce della Compagnia Petrolifera Nazionale nella giornata di martedì, a causa del blocco posto da una milizia al terminale per le esportazioni di Zueitina, la produzione di petrolio della Libia diminuirà di circa 70000 barili al giorno per scendere a meno di 400000 unità giornaliere.
La Libia può produrre fino a 1,5 milioni di barili al giorno, ma la produzione ha risentito del conflitto tra i governi centrali e degli attacchi portati dallo Stato Islamico. All’inizio dell’anno, le esportazioni da Zueitina sono state bloccate dalle proteste per più di cinque mesi, prima di riprendere a ottobre.
Inoltre, in Brasile, il principale sindacato del settore petrolifero ha avviato uno sciopero nella giornata di domenica. Il sindacato rappresenta i lavoratori delle piattaforme petrolifere. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, nel mese di agosto, la produzione del Brasile ha raggiunto il risultato storico di 2,55 milioni di barili di greggio e di condensato.
I rapporti preliminari mostrano come, nel mese di ottobre del 2015, la produzione della Russia, il principale esportatore di petrolio al mondo, abbia raggiunto i 10,8 milioni di barili al giorno. In un mercato già in eccesso di offerta, la Russia sta aumentando la produzione per bilanciare la diminuzione dei prezzi del greggio e per difendere la propria quota di mercato. Inoltre, la Russia sta svalutando il rublo per rilanciare la propria economia trainata dalle esportazioni di petrolio e per sanare i danni collaterali derivanti dalla riduzione dei prezzi del greggio. Tuttavia, il livello storico raggiunto dalla produzione in Russia va a riversarsi su un mercato già in eccesso di offerta, potendo aggravare la tendenza al ribasso.
L’ultimo rapporto di Barclays mostra come, nel mese di settembre 2015, la Cina abbia visto la propria domanda diminuire del 2,1% rispetto ai livelli dello scorso anno. Dopo gli Stati Uniti, la Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio. Il rallentamento dell’economia cinese e le ipotesi di un calo della domanda aumentano la pressione su un mercato petrolifero già in eccesso di offerta.
FxEmpire realizza analisi dettagliate per ciascuna delle coppie valutarie e materia prima seguita. Le analisi fondamentali si dividono in tre parti. Realizziamo anche analisi mensili e previsioni al principio di ciascun mese. Infine, ci sono i nostri rapporti settimanali, con l’analisi dei dati e delle informazioni economiche.
PROGRAMMA SETTIMANALE
Il petrolio questa settimana
Pubblicazione prevista: mercoledì, all’1:00 p.m. EST (programma)
Aggiornamento benzina e diesel
Pubblicazione prevista: lunedì, tra le 4:00 e le 5:00 p.m. EST (programma)
Rapporto settimanale sullo stato del petrolio
Pubblicazione prevista: wpsrsummary.pdf, overview.pdf e le tabelle 1-14 nei formati CSV e XLS sono pubblicati sul sito web dopo le 10:30 a.m. EST di mercoledì.
Dati economici di oggi
Valuta |
Evento
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Attuale
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Previsto
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Precedente
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USD
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Rapporto settimanale API sulle scorte di petrolio
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2,800M
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4,100M
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NZD
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Variazione dell’occupazione (t/t) (T3)
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-0,4%
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0,4%
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0,1%
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NZD
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Tasso di disoccupazione (T3)
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6,0%
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6,0%
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5,9%
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AUD
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Vendite al dettaglio (m/m) (settembre)
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0,4%
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0,4%
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0,4%
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AUD
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Bilancia commerciale (settembre)
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-2,317 miliardi
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-3,000 miliardi
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-2,711 miliardi
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CNY
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Indice Caixin dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (ottobre)
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52,0
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50,8
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50,5
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EUR
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Germania – Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (ottobre)
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54,5
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55,2
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55,2
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EUR
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Intervento del presidente della Banca Centrale Europea, Draghi
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EUR
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Indice composito Markit dei direttori degli acquisti (ottobre)
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53,9
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54,0
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54,0
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EUR
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Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (ottobre)
|
54,1
|
54,2
|
54,2
|
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GBP
|
Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (ottobre)
|
54,9
|
54,5
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53,3
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USD
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Intervento di Brainard, membro del FOMC
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USD
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Rilevazione ADP sull’occupazione dei settori non agricoli (ottobre)
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180mila
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200mila
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Prossimi eventi economici di rilievo
Mercoledì, 4 novembre 2015
Valuta
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Evento
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Attuale
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Previsto
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Precedente
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AUD
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Intervento del governatore della Reserve Bank of Australia, Stevens
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JPY
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Verbali della riunione sulla politica monetaria
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USD
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Intervento di Fischer, membro del FOMC
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EUR
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Germania – Ordinativi industriali (m/m) (settembre)
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1,0%
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-1,8%
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EUR
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Bollettino economico della Banca Centrale Europea
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EUR
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Vendite al dettaglio (m/m) (settembre)
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0,2%
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0,0%
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EUR
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Intervento del presidente della Banca Centrale Europea, Draghi
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GBP
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Decisione sul tasso di interesse (novembre)
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0,50%
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0,50%
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GBP
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Verbali del Comitato della Banca d’Inghilterra per la Politica Monetaria
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GBP
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Intervento del governatore della Banca d’Inghilterra, Carney
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USD
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Intervento di Dudley, membro del FOMC
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USD
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Prime richieste di sussidio di disoccupazione
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262mila
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260mila
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USD
|
Costo unitario del lavoro (t/t) (T3)
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2,3%
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-1,4%
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USD
|
Intervento di Fischer, membro del FOMC
|
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USD
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Intervento di Lockhart, membro del FOMC
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Calendario delle aste dei titoli di Stato
Data Ora Paese
3 novembre 10:10 Austria Asta RAGB
4 novembre 15:30 Svezia Pubblicazione dell’asta di titoli di Stato dell’11 novembre
4 novembre non disponibile Paesi Bassi Pubblicazione dell’asta di titoli di Stato del 10 novembre
5 novembre 9:30 Spagna Asta Bonos
5 novembre 9:50 Francia Asta OAT
5 novembre 10:03 Svezia asta di titoli di Stato I/L
9 novembre 12:00 Norvegia Pubblicazione dell’asta dei titoli di Stato dell’11 novembre
9 novembre 15:30 Italia Pubblicazione dell’asta BTP/CCTeu del 12 novembre
9 novembre Non disponibile Stati Uniti Asta di titoli di Stato a 3 anni
10 novembre 10:30 Regno Unito Asta Gilt con tasso di interesse dello 0,125% e scadenza nel 2058 I/L
10 novembre Non disponibile Paesi Bassi Asta DSL del valore di 2,0-3,0 miliardi di euro con tasso di interesse dello 0% e scadenza ad aprile 2018
10 novembre Non disponibile Stati Uniti Asta di titoli di Stato a 10 anni
11 novembre 10:03 Svezia Asta di titoli di Stato
11 novembre 11:15 Norvegia Asta di titoli di Stato
11 novembre 10:30 Germania Asta Bobl del valore di 30 miliardi di euro con tasso di interesse dello 0,25% e scadenza nel 2020
12 novembre 10:10 Italia Asta BTP/CCTeu
12 novembre 10:30 Regno Unito Asta Gilt con tasso di interesse del 4,25% e scadenza nel 2039
12 novembre Non disponibile Stati Uniti Asta di titoli di Stato a 30 anni