Petrolio greggio e Brent Analisi fondamentale per il 29 settembre, Previsioni

I contratti future sul greggio con scadenza a novembre si sono mossi in ribasso, toccando i 45,05$ con una perdita di 0,65$, ossia circa dell’1,42%. Il Brent è sceso di quasi l’1% ai 48,79$ al barile.

Il greggio ha risentito della pressione del calo subito dai mercati azionari globali. Nella giornata di lunedì, la maggior parte delle borse si è mossa in ribasso dopo la pubblicazione di nuovi dati che mostrano un aggravamento del rallentamento dell’economia cinese. I mercati azionari globali sono stati interessati da massicce vendite a seguito dei risultati della produzione industriale cinese, che segna un calo dei profitti nel mese di agosto pari all’8,8% rispetto allo scorso anno. Il dato evidenzia un peggioramento a fronte del declino del 2,9% registrato nel mese di luglio. Nei primi otto mesi dell’anno, i profitti sono scesi a un tasso annuo dell’1,9%.

Qualora i mercati azionari degli Stati Uniti continuassero a rompere nel corso della sessione, i prezzi del petrolio potrebbero subire un ulteriore deprezzamento. Nella giornata di oggi, i mercati sono probabilmente influenzati dai dati sulla spesa e sul reddito individuali. Tuttavia, il fattore maggiormente in grado di influire sull’andamento dei mercati potrebbe essere rappresentato dagli interventi di tre membri della Fed. Alle 8:30 EST è previsto un discorso di William C. Dudley, membro del Fomc, seguito da Charles Evans, anch’egli membro del Comitato, alle 13:30 EST e dal loro collega John Williams alle 17:00 EST.

Discorsi dal tono da falco muoveranno i rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti in rialzo, conseguentemente determinando un apprezzamento del dollaro. Tale esito potrebbe esercitare pressione sul mercato del greggio, denominato in dollari.

Le perdite potrebbero essere limitate grazie a un’ulteriore riduzione del numero dei pozzi di petrolio, come annunciato da Baker Hughes. Secondo le rilevazioni effettuate da questa società, nell’ultima settimana, gli impianti per l’estrazione del petrolio attivi negli Stati Uniti sono diminuiti di quattro unità, raggiungendo quota 640. Normalmente, un numero inferiore di pozzi funge da sostegno ai prezzi, poiché segnala un possibile calo della produzione futura.

Oltre ai dati sui consumi e sui redditi individuali e agli interventi dei membri della Fed, la giornata di oggi vede pochi fattori che potrebbero determinare la reazione dei trader. Pertanto, l’andamento del mercato sarà dato soprattutto dalla direzione e dalla volatilità che caratterizzeranno i mercati azionari.

Nella giornata di mercoledì, gli investitori avranno la possibilità di reagire agli ultimi dati sulle scorte, pubblicati dall’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia. A causa dei lavori di manutenzione stagionale che interesseranno le raffinerie, la benzina potrebbe sperimentare un calo delle scorte, a fronte di un aumento delle riserve di greggio. Nella giornata di venerdì, gli investitori potranno, invece, reagire al rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti.

La giornata di oggi potrebbe essere distinta dal proseguimento della polarizzazione al ribasso, specialmente qualora i toni da falco degli interventi dei membri della Fed dovessero determinare un apprezzamento del dollaro.

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