Analisi e Raccomandazioni: Durante la sessione Asiatica di oggi le contrattazioni nel settore energetico sono state contenute. Si sono creati trend
Analisi e Raccomandazioni:
Durante la sessione Asiatica di oggi le contrattazioni nel settore energetico sono state contenute.
Si sono creati trend contrastanti sia per la riunione del Federal Open Market Committee del 16 e 17 settembre, sia per la debolezza della domanda in un mercato eccedentario che cerca di conservare ogni guadagno. I traders inoltre stavano analizzando l’impatto dei nuovi dati economici rilasciati dalla Cina nel week-end .
Il West Texas Intermediate (WTI) greggio per la consegna di ottobre è salito di 5 cent a $44.68 mentre il Brent per ottobre è sceso di 16 cent a $47.98 al barile al New York Mercantile Exchange.
Lunedì c’è stata la valutazione mensile dei mercati petroliferi dell’ Organization of Petroleum Countries. L’OPEC ha recentemente affermato che era disposta ad ascoltare i timori dei suoi membri sulla sovrapproduzione. La scorsa settimana l’Arabia Saudita ha detto che non era disposta a prendervi parte. La possibilità di un taglio della produzione ha sostenuto i prezzi. Il petrolio potrebbe andare incontro ad ulteriori pressioni al ribasso, ora che questa idea è stata definitivamente cassata. La prossima riunione OPEC è prevista il 3 dicembre.
Durante il fine settimana, i dati hanno mostrato che gli investimenti di capitale fisso della Cina sono aumentati del 10.9 %, al di sotto della stima dell’11.2%. Anche la produzione industriale ha rivisto la stima al 6.1 % contro i 6.3%. Le vendite al dettaglio sono migliori dello stimato 10.6% con un valore di 10.8%.
La scorsa settimana si è conclusa con i traders che hanno preso il sopravvento dopo che Goldman Sachs ha abbassato le sue previsioni 2016 per il petrolio greggio degli Stati Uniti a $45 al barile dai $57 precedenti. Anche le stime del Brent sono state riviste al ribasso, portandole a 49.50 $ dai $ 62, dando la colpa all’eccesso di offerta e alle preoccupazioni per la domanda cinese.
L’unico dato positivo è stato un report relativo ad un lieve calo del numero dei pozzi estrattivi statunitensi. Secondo Baker Hughes, il numero dei pozzi di estrazione del petrolio negli Stati Uniti è calato di dieci unità nell’ultima settimana, scendendo ad un totale di 652 pozzi attivi. E’ la seconda settimana di fila che il loro numero diminuisce.