Petrolio Greggio Analisi Fondamentale Settimanale – Previsioni dal 31 Agosto al 4 Settembre 2015

Analisi e suggerimenti:
I Future sul petrolio greggio con scadenza a ottobre, dopo aver raggiunto un nuovo minimo annuale a quota 37,75$, chiudono la settimana in rialzo di quasi il 12% rispetto alla settimana precedente; il Brent guadagna oltre il 15%. Dietro il movimento di prezzo ci sono la forte ripresa dei mercati azionari globali, le nuove misure di stimolo adottate dalla Cina e i dati che segnalano una contrazione delle scorte di greggio.
A sostenere il mercato hanno anche contribuito i dati sul PIL statunitense superiori alle previsioni, nonché le voci riguardo problemi causa forza maggiore sulle esportazioni dalla Nigeria. Verso la fine della settimana, il Venezuela ha invocato una riunione di emergenza dell’Opec, sperando eventuali misure in risposta al recente crollo dei prezzi del greggio.
Il trend principale rimane ribassista, ma si è verificata un’inversione rialzista del momentum, dovuta principalmente ad azioni di copertura short. Gli operatori restano però cauti, dal momento che, a causa dell’eccesso di offerta, il balzo dei prezzi potrebbe avere vita breve.
Il rapporto sulle scorte della Energy Information Administration USA della scorsa settimana registra per la settimana conclusasi il 21agosto una contrazione delle scorte di petrolio greggio pari a 5,5 milioni di barili, contro un incremento pari a 1,0 milioni di barili previsto dai trader. Nel caso in cui il rapporto dimostrerà che la domanda è superiore all’offerta, il rally di questa settimana potrebbe estendersi.
Oltre ai dati settimanali sulle scorte, i future sul petrolio greggio potrebbero rivelarsi particolarmente sensibili ai dati ISM sul PMI del settore manifatturiero degli Stati Uniti in uscita martedì e a quelli sugli ordinativi industriali di mercoledì. La settimana si concluderà con il rapporto USA sulle buste paga del settore non agricolo.

A fare la differenza questa settimana potrebbero essere eventuali aggiornamenti dalla Nigeria e dal Venezuela. In Nigeria, infatti, dopo che la scorsa settimana la Shell ha dichiarato lo stato di forza maggiore rispetto alle esportazioni di petrolio greggio (due condotti principali sono stati chiusi a causa di una perdita o di un furto), una continuazione dei disordini potrebbe fornire ulteriore supporto al prezzo del petrolio.
I trader attendono anche di conoscere la risposta da parte dell’OPEC alla richiesta di una riunione di emergenza da parte del Venezuela. Accettando, il cartello potrebbe alimentare le speculazioni attorno un eventuale calo di produzione, innescando conseguentemente delle azioni di copertura short.

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