Pubblicita'
Pubblicita'

Petrolio Greggio Analisi Fondamentale – Previsioni per la Settimana dal 5 al 9 Dicembre

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Dec 5, 2016, 15:51 UTC

In seguito alla decisione dell’Opec che (con l’obiettivo di ridurre l’eccesso di offerta globale e stabilizzare i prezzi) si è espresso a favore di un

Petrolio Greggio Analisi Fondamentale – Previsioni per la Settimana dal 5 al 9 Dicembre

In seguito alla decisione dell’Opec che (con l’obiettivo di ridurre l’eccesso di offerta globale e stabilizzare i prezzi) si è espresso a favore di un calo della produzione di petrolio, i future sul greggio mettono a segno il più forte rialzo settimanale dal 2009.
Il cartello prevede di ridurre la produzione, a partire da gennaio, di 1,2 milioni di barili al giorno (per un totale di 32,5 milioni di barili al giorno).
Favorevole all’accordo anche la Russia, paese non membro dell’OPEC, impegnatosi a una graduale riduzione della produzione di greggio; si parla di un taglio di 300.000 barili al giorno nella prima metà del 2017. Nella giornata di venerdì, a premere sul mercato hanno contribuito i nuovi dati dalla Russia che segnalano – in riferimento al mese di novembre – un aumento di produzione ai massimi dell’era post-sovietica e le notizie stando alle quali Mosca utilizzerà come base della produzione di petrolio i livelli ai record storici di novembre.
Proseguiamo con i dati dalla società di servizi petroliferi Baker Hughes, che segnala un incremento di tre unità nel numero di piattaforme operative, per un totale di 477 pozzi. Un anno fa, le piattaforme operative ammontavano a 545.
A sostenere il prezzo del petrolio greggio, denominato in dollari, anche il calo del dollaro USA.
I future sul petrolio greggio WTI con scadenza a gennaio chiudono la settimana a 51,68$, in rialzo di 5,62$ (+12,20%); il brent, standard internazionale, chiude invece a 54,46, in rialzo di 6,22$ (+12.89%).

Previsioni


Dopo la decisione presa dall’OPEC la scorsa settimana, il mercato rivolgerà ora lo sguardo all’attuazione e all’impatto dell’annunciato taglio alla produzione.
Rimangono diverse domande aperte su questo accordo, incluse le problematiche legate al ruolo dei paesi non membri nell’implementazione del piano. In questa prospettiva, la Russia e altri paesi produttori esterni al cartello si incontreranno con l’OPEC il 9 dicembre fare chiarezza su alcuni punti.

I trader sono inoltre preoccupati per l’Iran alla luce degli ultimi sviluppi. Secondo il Financial Times, squadra di transizione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump starebbe esaminando nuove proposte di sanzioni contro l’Iran.

Secondo quanto dichiarato venerdì dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama dovrebbe firmare la legge che prevede una estensione delle sanzioni contro l’Iran per 10 anni. Allo stesso tempo, l’Iran ha minacciato di vendicarsi contro il voto del Senato degli Stati Uniti di estendere le sanzioni. Dovremo continuare a monitorare la situazione per vedere se causerà problemi con il nuovo piano dell’OPEC. L’Iran è stato probabilmente l’ultimo paese ad accettare il piano di OPEC ed evidentemente, non ha intenzione di tagliare la produzione, quanto piuttosto di congelarla.

La direzione del mercato del greggio questa settimana sarà determinato da fattori tecnici. Se non vi è alcuna notizia sorprende la prossima settimana, è probabile che sia verso il lato ribassista. A causa delle incertezze persistenti, non credo che questa settimana gli speculatori siano disposti a inseguire i prezzi al rialzo. Pertanto, sospetto che osserveremo prese di beneficio e l’inizio di un ritracciamento a breve termine in una zona di valore.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'