Petrolio Greggio Analisi Fondamentale Previsioni per la Settimana dal 20 al 25 Marzo

Il petrolio greggio statunitense, il West Texas Texas Intermediate, e quello internazionale, il Brent, hanno iniziato la settimana in ribasso; gli investitori hanno infatti continuato a rispondere alla forte pressione della settimana precedente, provocata da un’imponente ondata di vendite di fondi speculativi in risposta all’aumento delle riserve di greggio USA. In settimana, comunque, i mercati hanno ritrovato stabilità per poi tentare un rally in seguito alla diffusione di un rapporto che ha inaspettatamente segnalato un prelievo di scorte e in scia alle dichiarazioni concilianti dell’agenzia internazionale dell’energia e al calo del dollaro USA.

I future sul West Texas Intermediate con scadenza a maggio hanno chiuso la settimana a $ 49,31, in rialzo di $ 0,28 (+0,57%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a giugno hanno chiuso a $ 51,95, in rialzo di $ 0,32 (+0,62%).

Il 15 marzo il prezzo del petrolio è salito di oltre il 2% alla luce di un prelievo inaspettato alle riserve di petrolio greggio statunitense: dopo nove incrementi settimanali consecutivi, i dati diffusi dall’agenzia informazione sull’energia USA (EIA) hanno infatti segnalato – in riferimento alla scorsa settimana – una flessione delle riserve.

Secondo il rapporto settimanale della EIA, nella settimana conclusasi il 10 marzo le riserve sarebbero scese di 237.000 barili, a fronte di un incremento di 3,7 milioni di barili previsto dagli analisti.

A sostenere il mercato del petrolio greggio hanno anche contribuito i dati dell’agenzia internazionale per l’energia (IEA) secondo i quali nella prima metà del 2017 i tagli dell’Opec dovrebbero creare un deficit di petrolio greggio. Nel mese di gennaio, nonostante i tagli della produzione dell’OPEC, le riserve globali di petrolio sono salite per la prima volta in sei mesi, ma la IEA sostiene che, se il cartello si atterrà agli attuali livelli di produzione, nella prima metà dell’anno il mercato dovrebbe sperimentare un deficit di 500.000 barili giorno.

Per finire, il mercato del petrolio greggio, denominato in dollari, ha esteso i guadagni ottenuti in seguito all’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, decisione ampiamente prevista, alla quale ha però fatto seguito una forte svalutazione del dollaro USA rispetto a un paniere delle principali valute estere in seguito alla diffusione della dichiarazione di politica monetaria delle proiezioni economiche della Fed, rivelatisi meno ottimistiche del previsto.

Previsioni

Questa settimana, se i compratori reagiranno alle posizioni della IEA e i venditori continueranno a reagire all’eccesso di offerta globale, il prezzo del petrolio greggio potrebbe rimanere stabile. In maniera simile a quanto avvenuto la scorsa settimana, se gli investitori continueranno a soppesare l’impatto del primo taglio della produzione di petrolio da parte dell’Opec rispetto all’aumento di produzione di scisto negli USA e agli alti livelli di scorte, il prezzo del petrolio potrebbe rimanere all’interno della gamma di oscillazione ristretta.

Il mercato potrebbe continuare a incontrare resistenza sui precedenti livelli di supporto, difficili da superare nel breve termine in assenza di un prelievo significativo alle scorte. Dopo il rapporto di Baker Hughes che in riferimento la scorsa settimana segnala un incremento di 14 piattaforme petrolifere operative, si profila inoltre un ulteriore incremento della produzione USA.

Il mercato è ancora polarizzato al ribasso nonostante le dichiarazioni potenzialmente rialziste da parte di del ministro del petrolio saudita Khalid al-Falih che non hanno spinto i prezzi in rialzo quando si è parlato di una possibile estensione del piano per un taglio alla produzione. Comunque, se i paesi dell’Opec e gli altri paesi produttori decideranno di annunciare delle trattative formali per un’estensione, ritengo che il prezzo del petrolio potrebbe in breve tempo salire di 5/7 dollari.