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Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – Ribassista, a meno che l’ipotesi di tagli alla produzione non si faccia concreta

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Nov 12, 2018, 06:06 UTC

I prezzi potrebbero iniziare la settimana sotto pressione se i trader prenderanno la notizia di un aumento delle piattaforme come segnale ribassista

Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – Ribassista, a meno che l’ipotesi di tagli alla produzione non si faccia concreta

I future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sul benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso la scorsa settimana in ribasso, continuando a stupire i veterani del trading. Non solo il mercato ha spazzato via tutti i guadagni di quest’anno, ma ha anche ceduto terreno per la quinta settimana consecutiva, concludendo la sessione in rosso per la 10° volta consecutiva. Secondo Refinitiv, il calo di 10 giorni rappresenta la più lunga serie di perdite per il petrolio Usa dalla metà del 1984, e ha spinto il greggio in territorio di “mercato orso”.

I future sul greggio WTI con scadenza a gennaio hanno chiuso la settimana a $ 60,36, in calo di $ 2,78 (-4,40%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a gennaio hanno concluso a $ 70,18, in calo di $ 2,65 (-3,78%) da inizio settimana.

I catalizzatori alla base della pressione di vendita sono l’aumento della produzione da parte di diversi importanti produttori e un peggioramento delle prospettive per la domanda, alimentato dal timore di un indebolimento dell’economia globale. Poco più di un mese fa, le previsioni che davano il prezzo a $ 100 avevano conquistato le prime pagine mentre i prezzi del petrolio raggiungevano un massimo da quattro anni, e il mercato si preparava a potenziali carenze dovute alle imminenti sanzioni statunitensi contro l’Iran – che avrebbero dovuto causare un grave danno all’offerta globale.

Il sentiment di mercato è passato da rialzista a ribassista piuttosto rapidamente, dopo che i trader si sono resi conto che la combinazione di aumento della produzione in Stati Uniti, Arabia Saudita e Russia, le esenzioni dalle sanzioni agli otto principali acquirenti, un forte sell-off nei mercati azionari globali e il rafforzamento del dollaro USA hanno creato un’eccedenza di petrolio piuttosto che una penuria.

Rapporto della Energy Information Administration USA (EIA)

Secondo la EIA, nella settimana conclusasi il 2 novembre le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 5,8 milioni di barili, attestandosi a 431,79 milioni di barili.

Nella stessa settimana, le scorte di greggio USA hanno toccato un volume record di 11,6 milioni di barili al giorno. Si tratta di un incremento triplo rispetto al minimo raggiunto dieci anni fa e un aumento del 22,2% per quest’anno; con questo, gli Stati Uniti diventano il ​​maggiore produttore mondiale di petrolio greggio. di A ottobre le scorte di greggio sono tornate anche sopra i livelli medi quinquennali.

 

Previsioni

I prezzi potrebbero iniziare la settimana sotto pressione se i trader prenderanno la notizia di un aumento delle piattaforme come segnale ribassista. Venerdì la società di servizi petroliferi Baker Hughes ha riferito che la scorsa settimana i trivellatori statunitensi hanno aggiunto 12 impianti di perforazione ai giacimenti petroliferi di tutto il paese, il più grande incremento dalla fine di maggio. Il conteggio delle piattaforme di trivellazione petrolifera ora si attesta su 886 impianti, ai massimi dal marzo 2015, rompendo l’intervallo che durava da quattro mesi fra 858 e 869.

Ci vorrà un taglio alla produzione per fermare la scivolata dei prezzi. La scorsa settimana è stato riferito che Russia, Arabia Saudita e molti altri produttori hanno discusso su eventuali tagli nel 2019. La vendita inizialmente si è fermata alla notizia, ma è ripresa quando i trader hanno capito che ci sarebbe voluto del tempo per rallentare la produzione. È probabile che questa settimana si parlerà di tagli alla produzione nel 2019. CNBC ha riferito: “Un comitato che rappresenta il cartello si riunirà questo fine settimana e potrebbe presentare una raccomandazione al gruppo più ampio. Il mese scorso il Comitato misto di monitoraggio ministeriale ha affermato che il gruppo potrebbe dover cambiare rotta e iniziare nuovamente a tagliare la produzione”.

Il comitato di monitoraggio è un buon inizio per il processo di riduzione della produzione, ma la decisione spetterà ai sauditi e ai russi. Aspettatevi ancora un tono ribassista in settimana fino a quando l’aumento dell’offerta e il timore di un calo di domanda rimarranno i problemi principali. Tuttavia, preparatevi a un rally di ricopertura short se le discussioni sulla riduzione della produzione avrà il sostegno dell’Arabia Saudita e della Russia.

 

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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