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Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – Notizie ribassiste, ma offerta ridotta nel breve termine potrebbe attirare acquirenti

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Jul 2, 2018, 04:47 UTC

La direzione del mercato del greggio di questa settimana sarà determinata principalmente dalla reazione dei trader a un possibile aumento della produzione da parte dell'Arabia Saudita.

Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – Notizie ribassiste, ma offerta ridotta nel breve termine potrebbe attirare acquirenti

Il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso la settimana in rialzo, spinti da speculatori aggressivi che sembrano intenzionati a inseguire in mercato al rialzo anche in prossimità di massimi pluriennali.

I future sul WTI con scadenza ad agosto hanno chiuso a 74,15 $, in rialzo di 5,57 $ (+8,12%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a settembre hanno chiuso a 79,44 $, in rialzo di 4,12 $ (+5,47%).

In termini di fondamentali, il petrolio greggio internazionale Brent rimane stabile perché incombono le sanzioni della Casa Bianca contro l’Iran, che potrebbero portare a un forte calo delle forniture dal membro OPEC.

Il greggio WTI è sostenuto dalle interruzioni delle forniture in Canada. I mercati petroliferi dell’America del Nord sono saliti significativamente questa settimana poiché un’interruzione del Syncrude in Canada ha bloccato la produzione di oltre 300.000 barili al giorno. L’interruzione dovrebbe durare almeno fino a luglio, secondo l’operatore Suncot. Oltre alle incombenti sanzioni statunitensi contro l’Iran, che stanno alimentando il rally nei future del Brent, e l’interruzione in Canada, che sostiene il greggio WTI, entrambi i mercati stanno anche  beneficiando dei problemi di approvvigionamento da Venezuela e Libia.

D’altro canto, la domanda è stata e rimane sostenuta, raggiungendo livelli record nel corso dell’anno. Il 22 giugno l’OPEC ha detto di voler aumentare la produzione per soddisfare la domanda e rimediare alle interruzioni impreviste.

Tuttavia, questa settimana sono state sollevate preoccupazioni per il fatto che una guerra commerciale potrebbe causare un rallentamento della crescita economica globale. Ciò potrebbe portare a un calo della domanda. Il dibattito tra i trader in questo momento è se, più avanti nel corso dell’anno – quando l’OPEC si riunirà per determinare il piano per il prossimo anno – ci sarà un surplus o un deficit nell’offerta di petrolio greggio. L’azione del prezzo della scorsa settimana suggerisce che gli investitori scommettono su un deficit.

Fondamentali

Nonostante la crescente produzione degli Stati Uniti, nella settimana conclusasi il 22 giugno le scorte commerciali statunitensi di petrolio greggio sono calate di quasi 10 milioni di barili, scendendo fino a 416,64 milioni di barili (dati EIA).  Si tratta di un valore inferiore al livello medio in 5 anni pari a circa 425 milioni di barili. Il prelievo di 9,9 milioni di barili è stato ben superiore rispetto alla stima di 2,4 milioni di barili: questo è dovuto alle elevate esportazioni, quasi 3 milioni di barili, abbinate all’attività di raffinazione del paese che ha raggiunto un tasso di utilizzo del 97,5, il più alto da oltre un decennio.

Previsioni

La direzione del mercato del greggio di questa settimana sarà determinata principalmente dalla reazione dei trader a un possibile aumento della produzione da parte dell’Arabia Saudita. Poiché la maggior parte delle notizie riguardo un aumento dell’offerta tendono ad essere ribassiste, prevediamo di vedere una reazione volatile al ribasso all’inizio della settimana. Penso che di poter dire con ragionevole certezza che vedremo una maggiore volatilità.

Sabato, il presidente Trump ha detto in un tweet: “Ho appena parlato con il re Salman dell’Arabia Saudita e gli ho spiegato che, a causa delle turbolenze e disfunzioni in Iran e Venezuela, ho chiesto all’Arabia Saudita di aumentare la produzione di petrolio, forse fino a 2.000.000 barili, per rimediare al calo dell’offerta… i prezzi salgono! Lui ha accettato!”

Secondo la stampa, il re saudita Salman e Trump  – in una telefonata riportata dai media statali sauditi sabato – hanno sottolineato la necessità di preservare la stabilità del mercato petrolifero e gli sforzi dei paesi produttori di petrolio per compensare eventuali carenze. Tuttavia, non è stata menzionata l’ipotesi  di aumentare la produzione dell’Arabia Saudita a 2 milioni di barili al giorno. I trader e gli analisti concordano sul fatto che l’introduzione della politica in un gioco solitamente guidato dalle dinamiche della domanda e dell’offerta dovrebbe portare a un aumento di volatilità ai mercati.

Tuttavia, anche se l’ipotesi di un aumento dell’offerta tende inizialmente a far scendere i prezzi, i compratori potrebbero entrare in corrispondenza di un calo considerevole dei prezzi perché nel breve periodo i trader si aspettano ancora un mercato a corto di offerta. Questo va a ulteriore conferma di un aumento di volatilità e di un trading bilaterale.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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