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Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Necessaria correzione per attirare nuovi acquirenti

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Apr 23, 2018, 01:05 UTC

Siamo rialzisti nel lungo termine, ma non saremo sorpresi da una correzione nel breve termine

Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Necessaria correzione per attirare nuovi acquirenti

La scorsa settimana il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, sono saliti ai massimi dall’inizio del 2014 per poi arretrare in risposta alle prese di beneficio favorite dall’apprezzamento del dollaro e dalle dichiarazioni negative rilasciate venerdì dal presidente Trump. Il mercato ha comunque chiuso la settimana in netto rialzo: i future sul greggio WTI con scadenza a giugno hanno chiuso a 68,40 $, in rialzo di 1,07 $ (+1,59%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a giugno hanno concluso la settimana a 74,06 $, in rialzo di 1,48 $ (+2,04%).

WTI giugno, grafico giornalier

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Riassunto settimanale

Il rally della settimana precedente è proseguito all’inizio di lunedì in risposta a un bombardamento condotto dagli Stati Uniti in Siria, ma i prezzi sono tornati a scendere resisi conto che l’iniziativa non avrebbe provocato un’escalation delle tensioni nell’area né causato interruzioni nelle forniture. In altre parole, i trader hanno reagito come se fosse un evento una tantum.

L’ondata di vendita è continuata all’inizio di martedì, ma i prezzi del greggio hanno registrato un forte rimbalzo in seguito al rilascio di un rapporto sulle scorte dell’American Petroleum Institute rialzista.

Mercoledì il petrolio greggio statunitense ha recuperato le perdite da inizio settimana e si è impennato in seguito alla diffusione dei dati ufficiali sulle scorte Usa, che la scorsa settimana hanno registrato un calo; intanto i trader hanno continuato a scontare possibili interruzioni ai rifornimenti in diverse importanti paesi produttori di petrolio.

Secondo la Energy Information Administration (EIA), nella settimana conclusasi il 13 aprile le scorte di greggio sono aumentate di 1,1 milioni di barili. Le riserve di benzina, invece, sono scese di 3 milioni di barili, mentre quelle di distillati – incluso il diesel – sono scese di 3,1 milioni di barili. Anche il balzo imprevisto della domanda di benzina ha contribuito a spingere i prezzi in rialzo.

I trader rialzisti giovedì potrebbero imbattersi in un muro di pressione di vendita, formando un modello grafico potenzialmente ribassista sul grafico giornaliero. Il sell-off è stato alimentato dal rialzo del dollaro USA e da un aumento dei tassi d’interesse.

Le vendite sono continuate venerdì dopo che il presidente Donald Trump ha suggerito in un tweet che l’OPEC sta mantenendo i prezzi del petrolio artificialmente alti. Inoltre, il conteggio settimanale di piattaforme petrolifere operative nei giacimenti degli Stati Uniti è aumentato di 5 unità per un totale di 820 impianti (secondo quanto riferito da Baker Hughes, società di servizi petroliferi). Tuttavia, i trader rialzisti sono riusciti ad assorbire le notizie negative e alla fine della sessione hanno chiuso su terreno positivo.

Brent giugno, grafico giornaliero

Previsioni

Siamo rialzisti nel lungo termine, ma non saremo sorpresi da una correzione nel breve termine. Tuttavia, ci aspettiamo che gli hedge fund rientrino in corrispondenza di ogni ragionevole calo su un supporto. Nonostante le notizie potenzialmente rialziste, il rally non durerà a meno che gli acquirenti degli hedge fund continueranno a sostenere il movimento. Gli acquisti speculativi non saranno sufficienti per sostenere il rally.

In questo momento i fondamentali sono per lo più rialzisti. I continui tagli all’offerta voluti dall’OPEC stanno offrendo supporto a lungo termine, portando a una tenuta del mercato del petrolio greggio che potrebbe diffondersi a prodotti come benzina e distillati. Il supporto speculativo proviene dalla possibile reimposizione delle sanzioni contro l’Iran che dovrebbe portare a una riduzione dell’offerta.

Il Venezuela sta vivendo enormi problemi che potrebbero portare a una diminuzione dell’offerta. Un fattore che potrebbe limitare i guadagni è l’aumento della produzione statunitense, che è balzata di un quarto da metà 2016 a 10,54 milioni di barili al giorno. La produzione negli Stati Uniti dovrebbe continuare a salire dal momento che il numero di impianti, aumentato la scorsa settimana, dovrebbe continuare a salire insieme ai prezzi.

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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