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Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – La domanda dai mercati emergenti sta diventando un problema

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 8, 2018, 09:11 UTC

La notizia ha fatto vacillare alcune fra le posizioni long più deboli, che puntano principalmente sull'incombente carenza di rifornimenti.

Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – La domanda dai mercati emergenti sta diventando un problema

Il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso la settimana in rialzo, ma l’andamento del mercato suggerisce si sia trattato di un rally sofferto, con 3 giornate su 5 chiuse in rosso. Nondimeno, il trend a lungo termine sul grafico settimanale rimane intatto, nonostante un lieve cedimento del momentum verso il basso nel grafico giornaliero nel breve termine.

I future sul greggio WTI con scadenza a novembre hanno chiuso la settimana a 74,34 $, in rialzo di 1,09 $ (+1,49%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a dicembre hanno concluso a 84,16 $, in rialzo di 1,43 $ (+1,70%).

A spingere i mercati in rialzo sono stati gli speculatori, che continuano a scommettere sul fatto che l’introduzione delle sanzioni contro l’Iran attese per il mese prossimo porteranno a una carenza di offerta.

Secondo la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti, nella settimana conclusasi il 25 settembre gli hedge fund hanno ridotto la loro posizione netta long combinata di future e opzioni a New York e Londra di 3.728 contratti, portando il totale a 346.566.

I prezzi hanno continuato a salire fino a mercoledì, quando un rapporto governativo ha segnalato un incremento delle scorte superiore alle aspettative e sono giunte notizie secondo le quali a settembre la Russia e l’Arabia Saudita avrebbero siglato un contratto privato per aumentare la produzione.

I dati del governo degli Stati Uniti pubblicati mercoledì hanno mostrato un aumento molto più significativo di quello previsto delle riserve di greggio commerciali statunitense. Inizialmente, questo ha innescato una rapida rottura, ma questa mossa è stata rapidamente fagocitata dagli hedge fund aggressivi che hanno aumentato le loro puntate rialziste per un petrolio greggio a $ 100.  L’acquisto è stato abbastanza forte da innescare un breakout al rialzo verso i massimi di quattro anni.

Secondo la Energy Information Administration (EIA), la scorsa settimana le scorte di greggio sono aumentate di circa 8 milioni di barili, attestandosi a circa 404 milioni di barili, i massimi dal marzo 2017. I trader prevedevano un incremento di soli 2,76 milioni di barili.

I tassi settimanali di utilizzo delle raffinerie del Midwest negli USA sono scesi al 78,9 percento, il minimo dall’ottobre 2015 (dati EIA).  Allo stesso tempo, la produzione di petrolio greggio negli Stati Uniti è rimasta al livello record di 11,1 milioni di barili al giorno.

Nella settimana conclusasi il 28 settembre, le scorte di benzina sono scese di 500.000 barili, mentre le scorte di distillati sono scese di 1,8 milioni barili (dati EIA).  I trader prevedevano un calo di 672.000 barili per la benzina e di 1,83 milioni per i distillati.

Il petrolio greggio cede leggermente terreno sul finire della settimana con l’emergere di notizie che l’Arabia Saudita e la Russia aumenteranno la produzione. La notizia ha fatto vacillare alcune fra le posizioni long più deboli, che puntano principalmente sull’incombente carenza di rifornimenti.

Gli analisti si aspettano che le sanzioni statunitensi contro l’Iran, che entreranno in vigore il 4 novembre, sottraggano ai mercati 1,5 milioni di barili al giorno. Si prevedeva che l’Arabia Saudita, la Russia e diversi alleati aumentassero la produzione di 1,4 milioni di barili al giorno, ma rimarrebbe un deficit. Le notizie della settimana scorsa indicano che il divario tra i tagli e gli aumenti della produzione potrebbe colmare questa lacuna – una notizia potenzialmente ribassista.

Inoltre, anche le preoccupazioni  per la domanda stanno diventando un problema.  Secondo la stampa, gli alti prezzi del petrolio e l’indebolimento delle valute dei mercati emergenti stanno creando un mix inflazionistico tossico che potrebbe erodere la domanda di carburanti e la crescita economica.

Previsioni

Mentre i mercati di WTI e Brent potrebbero continuare a essere sostenuti a causa dell’incertezza che precede l’inizio delle sanzioni del 4 novembre, fino ad allora potremmo iniziare a vedere un movimento laterale o in lieve ribasso a causa del rapido apprezzamento del dollaro USA e di un calo della domanda da parte dei mercati emergenti che non possono permettersi di acquistare un petrolio greggio denominato in dollari.

Manteniamo il nostro orientamento rialzista, ma poniamo maggiore enfasi su acquistare sui cali dei prezzi piuttosto che inseguire il mercato al rialzo. A causa del lieve cambiamento dei fondamentali, inseguire il mercato al rialzo comporterebbe più rischi che acquistare i richiami al supporto.

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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