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Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – Il rally potrebbe rallentare avvicinandoci alla resistenza tecnica e ai punti di equilibrio

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Feb 25, 2019, 03:08 UTC

Questa settimana è probabile che il mercato continui ad essere sostenuto dai tagli alla produzione promossi dall'OPEC e dalle sanzioni contro l'Iran. I prezzi potrebbero ricevere un ulteriore impulso in risposta ai tagli di produzione delle società petrolifere statunitensi.

Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – Il rally potrebbe rallentare avvicinandoci alla resistenza tecnica e ai punti di equilibrio

 

La scorsa settimana i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno stabilito i massimi dalla fine di novembre. I mercati sono stati principalmente supportati dai tagli alla produzione promossi dall’OPEC e dalle sanzioni statunitensi contro le esportazioni venezuelane, che stanno contribuendo a ridurre l’eccesso di offerta globale. Un ulteriore impulso al mercato è stato fornito dall’ipotesi che un accordo commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina avrebbe aiutato a rilanciare la seconda più grande economia del mondo, alimentando le speranze in un aumento della domanda. A limitare i guadagni hanno contribuito i timori rispetto alla produzione USA in aumento.

I future sul greggio WTI con scadenza ad aprile hanno chiuso la settimana a 57,26 $, in rialzo di 1,28 $ (+2,29%), mentre il greggio Brent con scadenza ad aprile ha concluso a 67,25 $, in rialzo di 1,03 $ (+1,53%).

IL tono positivo del mercato è proseguito in settimana quando l’OPEC e i suoi alleati hanno continuato a spingere verso un punto di equilibrio. Il ministro saudita dell’energia Khalid al-Falih ha detto mercoledì di sperare che il mercato del petrolio trovi equilibrio da aprile e che non ci sarà alcuna carenza nelle forniture a causa delle sanzioni USA contro i membri dell’OPEC Iran e Venezuela.

Il piano guidato dall’OPEC ha ricevuto ulteriore sostegno dopo che la Nigeria ha ribadito il suo desiderio di ridurre l’offerta insieme ad altri membri dell’OPEC. Mercoledì, un portavoce del presidente Muhammadu Bhuari ha dichiarato che la Nigeria è disposta a ridurre la produzione per garantire un aumento dei prezzi. La Nigeria ha fatto l’annuncio dopo essere stata chiamata in causa dall’Arabia Saudita per la sua incapacità di aderire all’accordo OPEC per ridurre la produzione. A gennaio, la Nigeria ha estratto molto più petrolio della quota precedentemente concordata.

Anche se i tagli all’offerta promossi dall’OPEC stanno contribuendo a ridurre l’eccesso di offerta globale e stabilizzare i prezzi, l’attuale rally è rallentato dalle aspettative di un incremento di scorte negli Stati Uniti, alla luce di una produzione di scisto ai massimi storici.

Inoltre, la scorsa settimana, la produzione Usa avrebbe raggiunto i 12 milioni di barili al giorno per la prima volta.

Questo sta portando a incrementi alle scorte maggiori. Secondo la EIA, nella settimana conclusasi il 15 febbraio le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 3,7 milioni di barili, attestandosi a 454,5 milioni di barili.

Fra le altre notizie che potrebbero sostenere i prezzi all’inizio della prossima settimana, le imprese energetiche statunitensi, per la prima volta in tre settimane, hanno ridotto il numero di piattaforme petrolifere operative. Nella settimana conclusasi il 22 febbraio, le società di trivellazione hanno tagliato la produzione in 4 piattaforme petrolifere, portando il conteggio totale a 853 unità (dati forniti venerdì dalla società di servizi petroliferi Baker Hughes della General Electric Co).

For il mese, the conteggio degli impianti è sceso di nove unità; si tratta della prima volta dall’ottobre 2017 che le imprese del settore tagliato piattaforme per tre mesi di fila.

Previsioni settimanali

Questa settimana è probabile che il mercato continui ad essere sostenuto dai tagli alla produzione promossi dall’OPEC e dalle sanzioni contro l’Iran. I prezzi potrebbero ricevere un ulteriore impulso in risposta ai tagli di produzione delle società petrolifere statunitensi. Tuttavia, è improbabile che duri a lungo, poiché le previsioni continuano a indicare per il futuro un aumento della produzione negli Stati Uniti.

Secondo il rapporto della Energy Information Administration (EIA), nel mese di marzo la produzione di greggio USA sarebbe aumentata di 84.000 barili al giorno, salendo a 8,4 milioni di barili al giorno, nuovo massimo storico.

L’incognita rimane l’eventuale accordo commerciale fra USA e Cina. La sigla di un accordo potrebbe essere rialzista per i prezzi del petrolio greggio se comportasse un aumento della domanda futura. Tuttavia, il rally rischia di essere di breve durata se il mercato petrolifero raggiunge il suo punto di equilibrio. Inoltre, il grafico settimanale del WTI indica una forte resistenza in avvicinamento a $ 59,51-$ 63,40. L’obiettivo del Brent è $ 67,77-$ 71,79: i venditori potrebbero riemergere su un test di queste aree.

 

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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