Petrolio, analisi fondamentale settimanale, previsioni – I trader che seguono il trend faticano a mantenere intatto il tono rialzista

Il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso la settimana in ribasso; le preoccupazioni degli investitori sono lentamente passate da un quadro rialzista dell’offerta a uno scenario ribassista della domanda. A volte, i tradizionali fondamentali di offerta/domanda hanno lasciato il posto a influenze del mercato esterno, come il crollo dei mercati azionari globali. L’implacabile pressione di vendita ha spinto il contratto future sul West Texas Intermediate ai minimi dal 21 settembre, portando al primo risultato negativo in cinque settimane. I future sul Brent sono scesi al minimo dal 24 settembre, chiudendo al ribasso per la prima volta dal 7 settembre.

I future sul WTI con scadenza a dicembre hanno chiuso la settimane a $ 71,18, in ribasso di $ 3,08 (-4,15%),  mentre i future sul Brent con scadenza a gennaio hanno chiuso a $ 80,07, in ribasso di $ 3,72 (-4,65%).

Un’ampia varietà di fattori ha influenzato l’andamento dei prezzi della scorsa settimana, compreso l’uragano Michael, i problemi di crescita della domanda e l’aumento della produzione negli Stati Uniti. Secondo la stampa, l’uragano Michael ha comportato una perdita di circa 630.107 barili di produzione al giorno.

Per il terzo mese consecutivo, l’OPEC ha tagliato le previsioni di crescita per il prossimo anno della domanda globale per il petrolio, citando le difficoltà a cui va incontro l’economia in generale, a causa delle dispute commerciali e dell’instabilità dei mercati emergenti. Giovedì, il cartello ha detto di vedere il mercato petrolifero ben fornito ed è cauto nel creare una carenza per l’anno prossimo.

Secondo la US Energy Information Administration (EIA), nella settimana che si è conclusa il 5 ottobre le scorte statunitensi di greggio commerciale sono aumentate di 6 milioni di barili, quando gli investitori si aspettavano un incremento di circa 2,3 milioni di barili.

La EIA ha anche dichiarato che le raffinerie la scorsa settimana hanno operato all’88,8% della capacità, processando 16,2 milioni di barili di greggio e producendo 9,7 milioni di barili al giorno di benzina e 5 milioni di barili al giorno di distillati.

Previsioni

La direzione di questa settimana sarà in gran parte influenzata dalla reazione dei trader alle principali zone sul grafico settimanale. Il greggio WTI di dicembre ha un potenziale supporto da $ 70,10 a $ 68,54 e il Brent di gennaio ha $ 78,73 come obiettivo. Queste zone rappresentano un valore e dovrebbero attirare gli acquirenti. Il trend settimanale è rialzista per entrambi i contratti future, tuttavia, a causa di una leggera variazione dei fondamentali (per cui gli investitori guardano ai problemi della domanda piuttosto che a quelli dell’offerta), gli investitori probabilmente cercheranno valore invece di inseguire il mercato al rialzo.

Un test di queste zone dovrebbe portare allo scoperto gli acquirenti. Il cedimento dei livelli di supporto non cambierà la tendenza, ma segnalerà un’inversione del momentum. La volatilità del mercato e le preoccupazioni su domanda e offerta continueranno a influenzare l’andamento dei prezzi. I tori del petrolio greggio non hanno alcun controllo sulla volatilità del mercato azionario: tutto quello che cercheranno di fare è mantenere intatto il mercato rialzista fino a quando, il 4 novembre, non entreranno in vigore le sanzioni contro l’Iran.