Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Gamma limitata fino all’annuncio di estensione dei tagli alla produzione da parte dell’Opec

La scorsa settimana i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il petrolio Brent, hanno chiuso in rialzo, favoriti dal netto calo delle esportazioni di greggio provocato dalle tensioni nella regione del Kurdistan. La debole domanda dagli Usa ha però frenato i guadagni.

I future sul petrolio greggio West Texas Intermediate con scadenza a dicembre hanno chiuso a $ 51,84, in rialzo di $ 0,11 (+0,21%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a gennaio hanno chiuso la settimana a $ 57,58, in rialzo di $ 0,63 (più $ 1,11).

Secondo una fonte interna al settore dei trasporti, le esportazioni di petrolio dal Kurdistan, in Iraq, verso il porto turco di Ceyah starebbero procedendo con un ritmo medio di 216.000 barili al giorno, contro un flusso usuale di 600.000 barili al giorno.

Venerdì è stata inoltre diffusa la notizia secondo la quale la più grande società petrolifera russa, Rosnef, avrebbe accettato di prendere il controllo del principale condotto petrolifero del Kurdistan iracheno, per un investimento di 1,8 miliardi di dollari. Questo significa probabilmente che per Bagdad sarà difficile chiudere questi flussi di petrolio.
Fra le altre notizie, il conteggio delle piattaforme petrolifere operative negli USA scende per la terza settimana consecutiva, estendendo una fase di calo nelle trivellazioni che durava da due mesi nonostante i produttori abbiano aumentato fortemente le puntate contro un calo dei prezzi del petrolio, che potrebbero innescare un’ulteriore impennata negli investimenti.

Secondo la società di servizi petroliferi Baker Hughes, della General Electric Company, nella settimana conclusasi il 20 ottobre il numero di piattaforme petrolifere sarebbe sceso di sette unità, per un totale di 736 pozzi, ai minimi da giugno
A inizio settimana l’agenzia di informazione sull’energia USA ha dichiarato che nella settimana conclusasi il 13 ottobre le riserve di petrolio greggio a scopo commerciale statunitensi sono scese di 5,7 milioni di barili, mentre quelle di benzine distillato sono aumentate.

Le importazioni di petrolio greggio USA hanno raggiunto in media 7,5 milioni di barili al giorno nella settimana precedente, in calo rispetto 134.000 barili al giorno della settimana conclusasi il 6 ottobre.

Nella settimana conclusasi il 13 ottobre il flusso di petrolio greggio negli impianti di raffinazione USA supera i 15,4 milioni di barili al giorno, 819.000 barili al giorno in meno rispetto alla media della settimana precedente.

Previsioni

Il tema centrale nei mercati del petrolio greggio continua ad essere il riequilibrio fra domanda e offerta. Il mercato attualmente riceve supporto alla luce dei tagli alla produzione attuali disposti dall’Opec e dagli altri paesi produttori, che favoriscono un ribilanciamento del mercato. Il mercato però si muove all’interno di una gamma limitata perché gli investitori sono in attesa di un’ulteriore spinta prima di impegnarsi aggressivamente sul lato rialzista. Nel frattempo, questo comporta a un avanzamento laterale.

La notizia che aspettano i trader rialzisti del petrolio è l’annuncio di un’estensione del piano per un taglio alla produzione disposta dall’Opec. Ancora più rialzista sarebbe l’annuncio di un inasprimento dei tagli.

Il mercato dovrebbe continuare ad avere un orientamento rialzista, ma i rialzi saranno probabilmente frenati fintantoché l’Opec e gli altri importanti paesi produttori non decideranno finalmente un’estensione della loro strategia rialzista.