Pubblicita'
Pubblicita'

Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Fondi speculativi determinante per il prossimo movimento

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Dec 4, 2017, 10:50 UTC

I future sul petrolio greggio hanno chiuso la settimana con risultati contrastanti: il West Texas Intermediate ha archiviato una perdita mentre il Brent

Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Fondi speculativi determinante per il prossimo movimento

I future sul petrolio greggio hanno chiuso la settimana con risultati contrastanti: il West Texas Intermediate ha archiviato una perdita mentre il Brent ha chiuso in rialzo. Il petrolio greggio statunitense è stato messo sotto pressione dalla riapertura del gasdotto di Keystone e dalla produzione crescente. Entrambi hanno guadagnato terreno dopo il voto dell’OPEC a favore di un’estensione del piano di tagli alla produzione, con il Brent che ha trattenuto gran parte dei guadagni in settimana.

I future sul greggio WTI con scadenza a gennaio hanno chiuso a 58,36 $, in rialzo di 0,59 $ (-1,00%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a febbraio hanno concluso a 63,73 $, in rialzo di 0,26 $ (+0,41%).

WTI gennaio, grafico settimanale
WTI gennaio, grafico settimanale

A inizio settimana i prezzi sono scesi a causa dell’incertezza rispetto all’accordo dell’OPEC e della riapertura a pressione ridotta – dopo l’avallo degli enti regolatori – del gasdotto della TransCanada, con una portata di 590.000 barili al giorno.

A metà settimana, l’Energy Information Administration (EIA) ha segnalato in riferimento alla scorsa settimana una flessione delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti; nel centro di stoccaggio di Cushing, in Oklahoma, si è registrato il più forte calo di scorte in otto anni, mentre le scorte di benzina e distillati sono aumentate.

Nella settimana conclusasi il 24 novembre le scorte di greggio sono diminuite di 3,4 milioni di barili, a fronte di una flessione pari a 2,3 milioni prevista da un sondaggio Reuters. Secondo l’EIA, la maggior parte del calo va attribuito a un calo delle scorte presso il centro di consegna dei future di Cushing, in Oklahoma, in calo di 2,9 milioni di barili.

Brent febbraio, grafico settimanale
Brent febbraio, grafico settimanale

Le scorte di benzina e distillati sono aumentate più del previsto. Stando ai dati della EIA, le scorte di distillati, che includono gasolio e olio combustibile, sono aumentate di 2,7 milioni di barili, contro le aspettative di un aumento di 230.000 barili. Le scorte di benzina sono aumentate di 3,6 milioni di barili, contro previsioni per un incremento di 1,2 milioni di barili.

Verso la fine della settimana, nella riunione tenutasi a Vienna, in Austria, l’OPEC, la Russia e altri nove paesi produttori hanno deciso di estendere i tagli alla produzione fino alla fine del 2018, L’accordo sarà riesaminato a giugno per identificare eventuali segnali di surriscaldando del mercato del petrolio.

Nella settimana conclusasi il 1 dicembre, le società di trivellazione hanno rimesso in produzione nove piattaforme petrolifere, portando il conteggio totale a 749 unità (dati forniti dalla società di servizi petroliferi Baker Hughes della General Electric Co).

Previsioni

L’estensione dei tagli alla produzione voluti dall’OPEC è già stata prezzata dal mercato, quindi, a mio parere, la prossima mossa spetterà agli hedge fund, che detengono corpose posizioni long. Staremo a vedere se continueranno ad inseguire il mercato al rialzo estendendo il rally, o se decideranno di realizzare i profitti e aspettando un ritracciamento a livelli di prezzo più favorevoli.

Credo che l’aspetto chiave dell’estensione sia che i paesi coinvolti nell’accordo terranno d’occhio i livelli dei prezzi e la produzione degli Stati Uniti e saranno disposti a prendere provvedimenti per impedire che i prezzi aumentino eccessivamente e troppo velocemente.

La Russia in particolare è preoccupata per la produzione USA; teme che, se i prezzi saliranno eccessivamente, gli Stati Uniti aumenteranno la produzione e preferisce avere la possibilità di uscire in anticipo dall’accordo nel caso in cui il mercato si surriscaldi e i prezzi aumentino eccessivamente.

Questa settimana potremmo vedere se gli hedge fund sono disposti a testare questo particolare aspetto dell’accordo per l’estensione, o rispettarlo iniziando a realizzare i profitti.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'