Pubblicita'
Pubblicita'

Petrolio, analisi fondamentale, giornaliera – Test di una zona di supporto, ma necessita di un catalizzatore per tagliare le posizioni short deboli

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Nov 15, 2018, 12:37 UTC

Ci siamo, l'offerta è alta e la domanda sta iniziando a indebolirsi, ma questi fattori potrebbero già esser stati quotati sul mercato nella giornata di martedì, quando sono state espresse delle sofferenze. Cominceremo a osservare da vicino l'azione sui prezzi a causa del leggero cambiamento del pattern. Siamo ben lontani dall'abbandonare il trend, tuttavia, il mercato potrebbe essere maturo per un rally a breve termine di una copertura delle posizioni short.

petrolio greggio

I future sul greggio degli Stati Uniti Occidentali del Texas e il benchmark internazionale, Brent, sono in rialzo il giovedì dopo aver chiuso in territorio positivo la sessione precedente. Ieri il mercato degli Stati Uniti si è stabilizzato per la prima volta dal 26 ottobre e il Brent ha chiuso in rialzo per la prima volta dal 5 novembre.

Le prime azioni dei prezzi ci suggeriscono che la pressione delle vendite potrebbe rallentare, specialmente dal momento che i mercati non hanno reagito alle notizie, potenzialmente ribassiste, del rapporto sulle riserve settimanali dell’American Petroleum Institute.

Alle 09:39 GMT, il WTI crude oil di gennaio viene scambiato a 56,46$, con un guadagno di 0,02$ grazie al +0.02%, mentre il Brent crude oil di gennaio si attesta a 66,42$, guadagnando 0,30$ con un +0.45%.

Stiamo solo dicendo che la pressione delle vendite sta rallentando perché non abbiamo ancora visto alcuna prova evidente di coperture delle posizioni short. Ad esempio, escludendo i massimi di ieri, potrebbero essere incoraggiate delle prese di profitto per alcune delle posizioni short più deboli.

Non abbiamo assistito a nessun cambiamento drastico dei fondamentali, quindi dobbiamo concludere che al momento sono in gioco fattori tecnici. La principale zona di ritracciamento per il greggio WTI, dai 58,95 $ ai 54,79$, è attualmente in fase di test, e se i prezzi dovessero confermarsi in quest’area potrebbe innescarsi un rally di copertura delle posizioni short. Anche la zona di ritracciamento del Brent, dai 67,53$ ai 63,11$, è sotto test, finché i prezzi rimarranno in queste zone, potremmo assistere ad alcuni acquisti in controtendenza.

Tra le altre notizie, verso la chiusura di mercoledì, l’American Petroleum Institute ha riportato un altro aumento notevole nell’inventario del greggio, durante la settimana conclusasi il 9 novembre, le scorte sono aumentate di 8,79 milioni di barili. Questo è stato il sesto aumento in altrettante settimane, mentre gli analisti stimavano un aumento più contenuto, 3,012 milioni di barili.

Le scorte presso l’hub di Cushing, in Oklahoma, hanno riportato dei dati rialzisti, sono aumentate di 726.000 barili, mentre si stimavano 2.419 milioni.

L’API ha anche riportato un aumento di 188.000 barili per gli inventari della benzina durante la settimana conclusasi il 9 novembre, gli analisti stimavano un incremento di 1,375 milioni di barili.

Il petrolio raffinato ha riportato dei dati in controtendenza con 3,224 milioni di barili, gli operatori si aspettavano un aumento più contenuto: 1,610 milioni di barili al giorno.

Previsioni

Ci siamo, l’offerta è alta e la domanda sta iniziando a indebolirsi, ma questi fattori potrebbero già esser stati quotati sul mercato nella giornata di martedì, quando sono state espresse delle sofferenze. Cominceremo a osservare da vicino l’azione sui prezzi a causa del leggero cambiamento del pattern. Siamo ben lontani dall’abbandonare il trend, tuttavia, il mercato potrebbe essere maturo per un rally a breve termine di una copertura delle posizioni short.

La chiave sarà dettata dalla reazione degli operatori al range del WTI dai 58,95$ ai 54,79$, la controtendenza degli acquirenti aggressivi potrebbe vedere i 54,79$ come un punto di rimbalzo mentre altri acquirenti potrebbero usare i 58,95$ come un punto di rottura, per il Brent, la quota per il supporto è a 63,11$ mentre la resistenza a 67,53$.

Naturalmente, delle notizie rialziste contribuirebbero a far funzionare queste dinamiche di trading, un annuncio dell’OPEC che avesse convinto i russi all’idea dei tagli della produzione nel 2019, sarebbe una delle migliori.

Tuttavia, pensiamo che gli acquirenti in controtendenza si possano accontentare di un report rialzista dell’U.S. Energy Information Administration, previsto per oggi alle 16:00 GMT (si noti il diverso orario), nel quale i trader si aspettano un aumento di 2,9 milioni di barili.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'