Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Un Powell accomodante farà da supporto, ma non abbastanza per compensare le preoccupazioni della guerra commerciale

Venerdì, poco prima dell’apertura della sessione regolare e di un importante discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell che potrebbe stabilire il tono del mercato a breve termine, i future sul W TI statunitense e sullo standard internazionale Brent si muovono lateralmente o verso il basso. All’inizio della sessione, i mercati sono stati spinti dalle preoccupazioni dal lato della domanda, ma sono stati anche supportati dalle notizie su una riduzione dell’offerta da parte dei principali produttori, portando a un trading quasi piatto.

Alle 10:25 GMT, i future sul greggio WTI di ottobre vengono scambiati a $ 55,25, in calo di $ 0,11 (-0,20%) mentre il petrolio greggio Brent di dicembre si attestano a $ 58,86, in calo di $ 0,09 (-0,15%).

Ci aspettiamo un trading tranquillo fino alle 14:00 GMT, quando Powell terrà il suo discorso al simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole, nel Wyoming. Si prevede che fornirà indizi sul fatto che la Fed taglierà i tassi di interesse per la seconda volta in due mesi per ravvivare l’economia e prevenire una recessione globale.

In parole povere, è probabile che i prezzi del greggio scendano se Powell si mostrerà accomodante ribadendo la narrativa della “correzione a metà ciclo” della Fed. Ciò si riferisce al taglio dei tassi di 25 punti della banca centrale a luglio, che secondo i politici non era l’inizio di una serie di tagli dei tassi.

In questo momento, i mercati hanno scontato un taglio di tasso di 25 punti base per settembre e ben altri quattro nei prossimi 12 mesi. Powell dovrà abbinare questa valutazione con chiarezza e convinzione al fine di convincere i mercati che la Fed è seriamente intenzionata ad estendere l’attuale espansione.

I prezzi del greggio probabilmente aumenteranno oggi se Powell si dimostrerà favorevole a una stretta monetaria e supporterà ulteriori tagli dei tassi. Tuttavia, i guadagni potrebbero essere limitati fintanto che permangono preoccupazioni persistenti sulle relazioni commerciali USA-Cina. Sia l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) sia l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) hanno ridotto le previsioni di crescita della domanda a causa dei rischi per l’economia globale derivanti dalla guerra commerciale tra i due centri economici.

Continuando a fornire supporto sono i tagli alla produzione guidati dall’OPEC e le tensioni a fuoco lento in Medio Oriente. L’aumento della produzione statunitense, tuttavia, quasi compensa i tagli alla produzione, sebbene si parli di una futura riduzione della produzione dell’OPEC.