Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Tenuto sotto pressione dalla produzione OPEC in aumento e dai dati economici deludenti dalla Cina

Lunedì a inizio sessione il petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in lieve ribasso, in un’azione di trading limitata. Il volume di scambi è basso a causa delle festività negli USA.

Alle ore 5:18 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a ottobre si attestano a $ 69,63, in calo di $ 0,17 (-0,24%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a novembre si attestano a $ 77,48, in calo di $ 0,16 (-0,21%).

Il trading iniziale è stato influenzato dalle preoccupazioni per l’aumento dell’offerta da parte dell’OPEC e degli Stati Uniti e dalla debolezza dei dati economici provenienti dalla Cina. Tuttavia, è probabile che le perdite siano limitate dalle preoccupazioni per il calo della produzione iraniana, con l’approssimarsi dell’introduzione delle sanzioni statunitensi, a novembre.

Offerta in aumento

Secondo Reuters,  tra luglio e agosto la produzione dell’OPEC è aumentata di 220.000 barili al giorno, fino al massimo del 2018 pari a 32,79 milioni di barili al giorno. Reuters sostiene che l’aumento della produzione è stato alimentato dalla ripresa della produzione in Libia e dalle forti esportazioni irachene.

Inoltre, i trader sostengono che l’aumento della produzione USA potrebbe diventare un problema dopo che Baker Hughes ha riferito venerdì che,  per la prima volta in tre settimane, i trivellatori statunitensi hanno aggiunto le piattaforme petrolifere. Il numero di impianti è aumentato di 2 unità, salendo a 862. Secondo la Energy Information Administration (EIA), nel mese di agosto la produzione di greggio USA ha raggiunto volume record di 11 milioni di barili al giorno.

Previsioni

L’aumento della produzione potrebbe essere il catalizzatore di lunedì, ma essendo giornata festiva negli Stati Uniti, non ci accingiamo a leggere molto sulla price action. Viene sollevato il problema dell’aumento della produzione, ma quello tema è sul tavolo da settimane. Il rally dal 16 agosto è stato incentrato sui problemi dell’offerta e questa tendenza probabilmente continuerà nel breve periodo a causa dell’incertezza su quanta produzione verrà esattamente persa quando, a novembre, le sanzioni contro l’Iran entreranno in vigore.

Secondo i dati del governo, gli hedge fund scommettono sul fatto che i mercati saranno supportati dall’idea che le sanzioni statunitensi sulle esportazioni di greggio iraniano finiranno per portare a dei mercati costretti. L’incognita in questo momento è la domanda futura. Gli analisti avvertono che un rallentamento economico a causa di dispute commerciali tra gli Stati Uniti e altre importanti economie, tra cui la Cina e l’Unione europea, si ripercuoterebbe sulla domanda di petrolio.

Questa idea è stata supportata all’inizio di lunedì, quando la Cina ha segnalato un’attività di produzione in calo, una riduzione degli ordini di esportazione e dei licenziamenti dei dipendenti. A parte questo, a parte i dati sulle scorte statunitensi di questa settimana, i trader probabilmente reagiranno all’annuncio di altri $ 200 miliardi di dazi contro la Cina da parte gli Stati Uniti.