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Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Spinto giù da una rapporto che segnala un aumento di produzione in Russia

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Jun 11, 2018, 09:27 UTC

Inoltre, il nuovo conteggio degli impianti di perforazione negli Stati Uniti implica che la produzione di greggio del paese, già a un livello record, aumenterà ulteriormente.

Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Spinto giù da una rapporto che segnala un aumento di produzione in Russia

Lunedì a inizio giornata, poco prima dell’apertura della sessione regolare di New York, il petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in ribasso. Il quadro non si è molto evoluto dal fine settimana. Gli investitori stanno iniziando la settimana preoccupati per la crescente produzione negli Stati Uniti e per l’aumento di produzione in Russia.

Alle ore 8:12 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a luglio si attestano a $ 65,53, in calo di $ 0,21 (-0,31%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza ad agosto si attestano a $ 76,19, in calo di $ 0,23 (-0,30%).

La storia della scorsa settimana sul Venezuela, che probabilmente fermerà le esportazioni, sta ancora sostenendo i mercati, ma questi guadagni sono limitati dal timore che l’ondata di produzione statunitense possa iniziare a compensare sia quanto appena detto che gli sforzi dell’OPEC di contenere la produzione nel tentativo di stabilizzare i prezzi e ridurre l’eccesso di offerta globale. Il mercato è anche tenuto sotto pressione da un altro aumento del numero di piattaforme destinate alla nuova produzione di petrolio negli Stati Uniti. Secondo Baker Hughes, durante la settimana conclusasi l’8 giugno il numero di pozzi potrebbe aumentare di uno, salendo a 862 unità.

Fra le altre notizie nel corso del week-end, sabato l’agenzia di stampa russa Interfax ha riferito che ai primi di giugno la produzione di petrolio del paese, la più grande del mondo, è salita a 11,1 milioni di barili al giorno, poco inferiore agli 11 milioni di barili di maggio e ben al di sopra dell’obiettivo di produzione stabilito a meno di 11 milioni di barili al giorno, come parte dell’accordo con l’OPEC.

Previsioni

Lunedì il petrolio greggio rimarrà probabilmente sotto pressione. Durante il fine settimana, è stato riferito che i russi hanno aumentato la produzione. Inoltre, il nuovo conteggio degli impianti di perforazione negli Stati Uniti implica che la produzione di greggio del paese, già a un livello record di 10,8 milioni di barili al giorno (bpd), aumenterà ulteriormente.

I trader continuano inoltre a valutare il rapporto trimestrale di JPMorgan pubblicato lo scorso venerdì secondo il quale “nel 2019 l’offerta non OPEC dovrebbe aumentare drasticamente, guidata dalla crescita degli scisti statunitensi insieme a Russia, Brasile, Canada e Kazakistan.” IL rapporto prosegue poi sostenendo che ” nel 2019 i fondamentali del petrolio si indeboliranno grazie a un’offerta non OPEC superiore al previsto, ma anche al potenziale rilascio di barili dall’OPEC stesso, poiché è improbabile che l’accordo congiunto tra OPEC e non OPEC rimanga in vigore”.

I fondamentali tradizionali puntano verso un calo dei prezzi. Tuttavia, gli investitori devono continuare a lasciare spazio a notizie inaspettate a causa delle persistenti tensioni geopolitiche su Iran e Venezuela. Sulla base dell’azione di prezzo della scorsa settimana, è possibile una fase di consolidamento in vista della riunione dell’OPEC del 22 giugno.

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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