Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Spinto da una maggiore propensione al rischio, indebolito dall’incombere della recessione

Venerdì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in rialzo. A sostenere i prezzi del petrolio greggio sono i tagli alla produzione promossi dall’OPEC e le sanzioni statunitensi contro il Venezuela e l’Iran, che hanno contribuito a ridurre l’offerta globale.

Tuttavia, il rally di oggi è probabilmente alimentato dall’aumento della domanda di asset a rischio elevato e dal rialzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, che hanno attenuato le preoccupazioni per una possibile recessione degli Stati Uniti nel corso dell’anno. Il catalizzatore dietro l’andamento dei prezzi è l’ottimismo creato dalla ripresa dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Alle 07:58 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a maggio si attestano a $ 59,58, in rialzo di $ 0,28 (+0,47%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a giugno si attestano a $ 67,29, in rialzo di $ 0,19 (+0,28%).

Il greggio dovrebbe registrare il più forte rialzo nel primo trimestre in 10 anni. Inoltre, i future sul WTI si apprestano a chiudere in positivo per la quarta settimana consecutiva, per un guadagno nel primo trimestre del 31%. I futures sul Brent registreranno un guadagno del 27% per il primo trimestre. La CNB afferma: “Per entrambi i contratti future, il primo trimestre 2019 è il trimestre migliore dal secondo trimestre del 2009, quando entrambi hanno guadagnato circa il 40%. I forti guadagni di questo trimestre potrebbero aver spinto il presidente Trump, giovedì, a chiedere all’OPEC di aumentare la produzione per abbassare i prezzi. “È molto importante che l’OPEC aumenti il ​​flusso di petrolio. I mercati mondiali sono fragili, il prezzo del petrolio sta diventando troppo alto. Grazie!” ha scritto Trump in un post su Twitter.

Il mese scorso i presidente USA ha fatto una richiesta simile, ampiamente ignorata dal leader de facto dell’OPEC, l’Arabia Saudita. Guardando al futuro, i sauditi propendono per un’estensione dei tagli per tutto l’anno, ma i russi vogliono che finiscano a settembre. L’OPEC e i suoi alleati si incontreranno a giugno per discutere se continuare con i suoi tagli di produzione. Anche Trump sembra aver convenientemente dimenticato che le sanzioni statunitensi contro Iran e Venezuela hanno contribuito alla riduzione dell’offerta e all’aumento dei prezzi del primo trimestre. La recente azione dei prezzi indica che le preoccupazioni della domanda stanno contribuendo a mettere un freno ai prezzi. Inoltre, il petrolio greggio si è spostato quasi al passo con il mercato azionario, portando Ole Hansen di Saxo Bank a dire: “Il più grande rischio a breve termine per il mercato petrolifero è probabilmente determinato dalla rinnovata debolezza del mercato azionario”.

Previsione giornaliera

L’aumento della domanda di asset più rischiosi e di rendimenti dei titoli del Tesoro in rialzo dovrebbero continuare a sostenere il petrolio greggio in giornata. Tuttavia, se oggi le azioni invertiranno rotta, è probabile che il greggio faccia altrettanto. Inoltre, i trader monitoreranno anche i progressi nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. Le buone notizie saranno di supporto, ma eventuali sviluppi negativi potrebbero far pressione sui prezzi.