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Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Si susseguono i fattori rialzisti

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 19, 2017, 06:42 UTC

Mercoledì, dopo un calo imprevisto nelle attività di raffinazione negli USA e un incremento inaspettato nelle riserve di benzina e diesel, i future sul

Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Si susseguono i fattori rialzisti

Mercoledì, dopo un calo imprevisto nelle attività di raffinazione negli USA e un incremento inaspettato nelle riserve di benzina e diesel, i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si sono mossi in lieve rialzo.

I future sul petrolio greggio WTI con scadenza a dicembre hanno chiuso a $ 52,26, in rialzo di $ 0,15 (+0,29%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a gennaio hanno chiuso la sessione a $ 57,83, in rialzo di $ 0,26 (+0,45%).

Il mercato ha continuato ad essere favorito dalle tensioni in corso e dal crescente premio associato al fattore rischio in Iraq e Iran. Secondo l’agenzia di informazione sull’energia USA, in settimana le riserve di greggio sono scese di 5,7 milioni di barili, superando i 4,7 milioni previsti. Salgono invece le riserve di benzina e diesel, riaccendendo il clima di preoccupazione rispetto un aumento delle scorte in una fase in cui la domandadi prodotti petroliferi, invece, tende a scendere.

Fra le altre notizie, scende del 4,7% la produzione delle raffinerie, scivolando all’84,5% della capacità complessiva, lettura rappresenta il più lento tasso stagionale di produzione dal 2011. La flessione è riconducibile all’avvio della stagione degli interventi di manutenzione in autunno.

WTI grafico giornaliero
WTI dicembre grafico giornaliero

Previsioni

Giovedì a inizio giornata il prezzo del petrolio greggio rimane sostanzialmente invariato nonostante una serie di fattori potenzialmente rialzisti tali da spingere il mercao oltre i recenti massimi.
Attualmente il mercato è favorito dai tagli alla produzione voluti dall’Opec, dalle tensioni in medio oriente e dal calo di produzione negli USA dovuto alla chiusura degli impianti per l’uragano e l’inizio della stagione delle opere di manutenzione.

Il rischio rispetto all’offerta dovuto all’instabilità politica in alcune aree sensibili che vanno dal Medioriente all’America Latina dovrebbe continuare a fungere da supporto. L’impennata di questa settimana, comunque, suggerisce che gli spettatori abbiano già scontato gli attuali eventi e sono in attesa ora di una escalation di tensione che spinga i prezzi in netto rialzo.

Secondo la banca statunitense Citi, le più importanti aree di rischio per possibili interruzioni ai riferimenti sono Iran, Libia, Nigeria e Venezuela.

Gli investitori rialzisti potrebbero tirarsi indietro in attesa di dell’annuncio formale in estensione dell’attuale accordo per frenare la produzione. Si parla infatti di una possibile estensione dell’accordo fra OPEC e altri paesi produttori, fra i quali la Russia, oltre la data di scadenza fissata per marzo.

Credo che il mercato abbia un tono rialzista ma, dopo essere rimasti scottati diverse volte a inizio anno, i principali operatori sono in attesa di una conferma del fatto che il rally si estenderà oltre i recenti massimi. Questo avverrà probabilmente nel caso in cui l’accordo sui tagli alla produzione verrà esteso, con un impatto di lungo termine sul mercato. Le tensioni del mercato probabilmente sono eventi speculativi a breve termine.

Brent grafico giornaliero
Brent gennaio grafico giornaliero

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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