Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Possibile un ulteriore calo: acquirenti in attesa su un supporto

Giovedì i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno chiuso in rialzo dopo essere scesi ai minimi da metà novembre. Il movimento potrebbe essere stato favorito da fattori tecnici: il mercato, infatti, ha raggiunto il cosiddetto territorio di ipervenduto.

I future sul WTI con scadenza a gennaio hanno chiuso a 56,69 $, in rialzo di 0,73 $ (+1,30%), mentre i future sul Brent con scadenza a febbraio hanno concluso la sessione a 62,20 $, in rialzo di 0,98 $ (+1,60%).

Quella degli acquirenti potrebbero anche essere una reazione tardiva al rapporto settimanale sulle scorte della Energy Information Administration (EIA), pubblicato mercoledì, che ha mostrato un calo delle scorte di petrolio greggio superiore al previsto. I trader potrebbero anche aver reagito in misura esagerata al massiccio aumento di scorte di benzina e distillati, attirando l’attenzione dei bargain-hunter attirati dal basso costo.

Previsioni

Nonostante il rally di rimbalzo di giovedì, il petrolio greggio viene negoziando ben al di sotto dei livelli toccati alla fine della scorsa settimana, dopo che i produttori guidati dall’OPEC hanno deciso di estendere fino alla fine del 2018 l’accordo sulla riduzione della produzione. Questo lascia intendere che gli investitori sono più preoccupati dell’aumento della produzione negli Stati Uniti che della capacità dell’OPEC di ridurre la produzione.

Il problema questa settimana non sono state le scorte di petrolio greggio, quanto il forte aumento delle scorte di benzina.

Secondo la Energy Information Administration (EIA), nella settimana conclusasi il 1 dicembre le scorte di greggio sono diminuite di 5,6 milioni di barili, per attestarsi a 448,1 milioni di barili – al di sotto del livello medio stagionale nel 2015/16.

Tuttavia, le scorte di benzina sono aumentate di 6,8 milioni di barili, salendo a 220,9 milioni di barili, molto più delle attese degli analisti per un incremento di 1,7 milioni di barili. Il balzo delle scorte di benzina suggerisce che in futuro le società di raffinazione potrebbero non aver bisogno di molto greggio.

Il rapporto della EIA, inoltre, ha segnalato ancora un incremento della produzione USA. La produzione di petrolio greggio statunitense è infatti salita di 25.000 barili al giorno, attestandosi a 9,71 milioni di barili al giorno, ai massimi da quando, all’inizio degli anni 70, i dati mensili segnalarono una produzione superiore 10 milioni di barili al giorno.

Il trend sul grafico giornaliero ha subito un’inversione ribassista: ora che le notizie rialzista sull’OPEC sono uscite, potrebbe indicare che gli investitori sono alla ricerca di valore; Questo evento potrebbe indurre gli hedge fund a ridurre le posizioni e attendere un calo di prezzo.

Gli investitori, inoltre, temono che l’aumento della produzione USA possa compromettere i tentativi fatti dall’OPEC e dalla Russia per riportare la produzione e la domanda in equilibrio dopo anni di eccesso di offerta.
In questo momento, il mercato del petrolio greggio è esposto a forti liquidazione di fondi, quindi mi aspetto un ulteriore calo dei prezzi.