Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Ora la palla passa ai fondi speculativi

Giovedì, poco dopo l’apertura degli scambi, il petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e lo standard internazionale, il Brent, rimangono pressoché invariati. Il movimento di inizio giornata descrive un mercato più equilibrato di quanto non si credesse alla luce dell’azione di prezzo di inizio settimana.

Alle 9:32 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a maggio si attestano a $ 61,01, in calo di $ 0,01 (-0,02%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a giugno si attestano a $ 64,62, in calo di $ 0,14 (-0,22%).

I catalizzatori alla base dell’azione di prezzo di oggi sono una buona domanda globale e l’aumento della produzione negli Stati Uniti. In questo momento, i due fattori sembrano compensarsi a vicenda, conferendo un tono neutro al mercato.

Ciò suggerisce anche che il prossimo movimento importante nel mercato sarà determinato dall’eventualità che, agli attuali livelli di prezzo, gli hedge fund preferiscano rimanere long, o se vogliono continuare a liquidare posizioni long oramai stantie, come fatto nelle ultime settimane.

Mercoledì, i mercati hanno ricevuto un certo sostegno quando l’OPEC ha dichiarato che nel 2018 il consumo di petrolio dovrebbe aumentare di 1,62 milioni di barili al giorno (bpd). Tuttavia, i guadagni sono stati limitati da un rapporto della statunitense Energy Information Administration stando al quale le scorte di greggio commerciali sarebbero aumentate di 5 milioni di barili per salire a 430,93 milioni di barili.

L’OPEC ha anche innalzato le previsioni per l’offerta di petrolio dei paesi non membri, quasi raddoppiando la crescita prevista quattro mesi fa. Inoltre, il gruppo sostiene che nel 2018 i produttori non OPEC aumenteranno l’offerta di 1,66 milioni di barili.

Previsioni

Sia il WTI che il Brent si muovono vicino ai livelli chiave del 50% sul grafico giornaliero, rimanendo all’interno di un modello grafico del “triangolo”, a conferma della nozione di un mercato “equilibrato”. Tuttavia, suggerisce anche un’imminente aumento di volatilità.

Fintanto che l’andamento dei fondamentali in termini di domanda e offerta rimane sostanzialmente la stessa, a fare la differenza nel mercato sarà l’attività degli hedge fund. Recentemente, alcuni segnali ci inducono a credere che il rally del petrolio possa essere finito. Secondo la Commodity Futures Trading Commission, nella settimana conclusasi il 6 marzo i money manager hanno tagliato di 50 milioni di barili le loro posizioni lunghe nette combinate nei sei più importanti contratti a termine e opzioni legati ai prezzi del petrolio.

Se i mercati restano all’interno della gamma, gli hedge fund possono iniziare a trasferire denaro dal petrolio greggio verso mercati più attivi, portando a un drastico abbassamento dei prezzi. Inoltre, qualsiasi prolungata debolezza del mercato azionario peserà anche sui prezzi del petrolio greggio.