Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Nel breve termine i riflettori si spostano sul rapporto sulle scorte dell’API atteso in giornata

Martedì, a inizio giornata, i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno dato vita a una sessione volatile su ambo i versanti; gli investitori continuano a raccogliere informazioni sui possibili tagli alla produzione in vista della riunione dell’OPEC che si terrà a Vienna il 9 dicembre. La debole price action di oggi è stata influenzata dalle notizie su un aumento della produzione da parte dell’Arabia Saudita. I trader esprimono anche cautela in vista del summit del G20 che si terrà in Argentina nel fine settimana.

Alle ore 10:01 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a gennaio si attestano a $ 51,29, in calo di $ 0,34 (-0,66%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a gennaio si attestano a $ 50,35, in calo di $ 0,13 (-0,21%).

Secondo una fonte del settore, a novembre l’Arabia Saudita ha portato la produzione di petrolio al massimo storico, pompando da 11,1 milioni a 11,3 milioni di barili al giorno.

Previsioni

È probabile che oggi i prezzi oscillino lateralmente verso il basso, a meno che non ci siano notizie inattese sull’offerta. La maggior parte del peso sul mercato sarà la solita serie di problemi tra cui titoli azionari deboli, geopolitica, preoccupazioni sul calo della domanda e aumento dell’offerta. Nel breve termine, i trader si stanno preparando per le ultime notizie riguardanti sulle scorte dell’American Petroleum Institute atteso per martedì i tarda giornata e il rapporto dalla US Energy Information Administration di mercoledì. Entrambi i report dovrebbero mostrare un altro incremento.

La scorsa settimana l’API ha riportato un prelievo, mentre l’EIA un incremento.

In settimana, gli investitori discuteranno sull’esito del vertice del G20 dal 30 novembre al 1° dicembre e l’imminente incontro tra Stati Uniti e Cina. Funzionari di Washington e Pechino discuteranno dell’escalation della disputa commerciale tra le due potenze economiche. L’andamento dei prezzi suggerisce che i mercati non si aspettino nessuna notizia importante.

I trader si stanno anche concentrando sulla riunione dell’OPEC che si terrà a Vienna il 6 dicembre. Per settimane, gli investitori hanno discusso se il cartello e i suoi alleati avrebbero tagliato la produzione a partire dal prossimo anno. I numeri che vengono ipotizzati sono tagli della produzione tra 1 milione di barili al giorno e 1,4 milioni di barili al giorno.

Un problema che dovrà essere superato è la pressione del Presidente Trump per mantenere alta la produzione. La chiave per stabilizzare i prezzi e forse anche alimentare un rally di ricopertura degli scoperti è che il gruppo guidato dall’OPEC aggiri la pressione di Trump e persegua i propri interessi. I prezzi si apprestano a scendere ulteriormente se l’OPEC e la Russia non riusciranno a inviare un messaggio deciso e fermo che sono uniti nel controllare l’offerta e stabilizzare i prezzi.