Giovedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno chiuso con risultati
Giovedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno chiuso con risultati contrastanti; il Brent ha chiuso in leggero rialzo. I trader si stavano preparando per la riunione dei paesi dell’Opec e di altri paesi produttori di petrolio che si terrà venerdì e che potrebbe portare a un’estensione dei limiti alla produzione o a un inasprimento dei tagli concepiti per ridurre l’eccesso di offerta e stabilizzare i prezzi.
iI future sul petrolio greggio WTI con scadenza a novembre hanno chiuso a $ 50,55, in ribasso di $ 0,14 (-0,28%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a dicembre hanno concluso a $ 56,09, in rialzo di $ 0,16 (+0,29%).
I ministri dei paesi dell’Opec, della Russia e di altri paesi produttori si incontreranno venerdì a Vienna per prendere in considerazione l’eventuale estensione dei tagli alla produzione avviati lo scorso gennaio.
Giovedì il ministro del petrolio quotidiano Essam al-Marzouq ha definito “molto buona” l’adesione ai tagli alla produzione di petrolio guidata dell’Opec, sopra al 100%, parole che vanno a sostenere l’ipotesi di un’estensione dell’accordo, magari fino alla fine del prossimo anno.
Venerdì a inizio giornata i future sul petrolio greggio WTI con scadenza a novembre si muovono in rialzo oltre il livello chiave dei $ 50,30, che ha agito come pivot per tutta la settimana. Questo contribuisce a conferire al mercato un forte orientamento rialzista e significa anche che gli investitori scommettono su un esito positivo della riunione dell’Opec.
I trader sembrano prevedere un’estensione dell’accordo, magari fino alla fine del prossimo anno – abbastanza per sostenere il mercato e favorire eventuali estensioni del rally. L’eventuale adesione all’accordo sulla produzione da parte dei paesi finora esentati, Libia e Nigeria, potrebbe spingere il mercato in dismisura.
I guadagni saranno limitati da eventuali notizie attorno a un aumento di produzione degli USA. Secondo gli ultimi dati, infatti, la produzione di petrolio statunitense ha raggiunto i 9,51 milioni di barili al giorno, in rialzo dagli 8,78 milioni di barili registrati immediatamente dopo l’arrivo dell’uragano Harvey sulla costa del Golfo, in Texas.
Per finire, i trader avranno l’opportunità di reagire agli ultimi dati sul conteggio delle piattaforme petrolifere facente riferimento alla settimana conclusasi il 22 settembre.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.