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Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Le previsioni ribassiste sulla domanda della IEA potrebbero tenere il mercato sotto pressione

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Oct 13, 2017, 02:25 UTC

Giovedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il petrolio Brent, hanno chiuso in

Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Le previsioni ribassiste sulla domanda della IEA potrebbero tenere il mercato sotto pressione

Giovedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il petrolio Brent, hanno chiuso in ribasso, pur lontano dai minimi; i mercati hanno reagito al rapporto dell’agenzia di informazione sull’energia USA pubblicato giovedì, che ha segnalato una flessione delle riserve superiore alle aspettative e un calo della produzione settimanale.

Secondo la EIA, nella settimana conclusasi il 6 ottobre le riserve di petrolio greggio sarebbero scese di 2,7 milioni di barili, contro un incremento pari a 2 milioni di barili previsto dagli analisti. In calo anche le riserve di distillato per 1,5 milioni di barili, a fronte di una flessione prevista pari a 2,2 milioni di barili.

Fra le altre notizie, l’agenzia internazionale per l’energia (IEA) ha indicato giovedì che il prossimo anno la domanda di petrolio Opec sarà di 32,5 milioni di barili al giorno -circa 150.000 barili al giorno al di sotto dei livelli registrati il mese scorso.

Previsioni

L’azione di prezzo osservata nei mercati di petrolio greggio nel corso della giornata di giovedì fa pensare che gli investitori siano maggiormente preoccupati per la domanda futura che per i dati settimanali sulle scorte. Possiamo quindi concludere che le previsioni a breve termine avranno probabilmente un effetto ribassista a causa del calo di domanda previsto per il 2018.

Secondo i trader i dati contenuti nel rapporto della IEA sono ribassisti perché suggeriscono che il prossimo anno la domanda di petrolio greggio prodotto dall’Opec non sarà sufficiente ad assorbire l’offerta disponibile. Questo significa probabilmente che, se vuole raggiungere l’obiettivo di riportare i livelli di scorte di petrolio alla media degli ultimi cinque anni, il cartello dovrà intensificare i tagli alla produzione.

Un tale scenario va a sostegno di quanto sostengo da tempo: probabilmente i prezzi rimarranno all’interno di una gamma di oscillazione limitata fino a che l’OPEC e gli altri paesi produttori non voteranno per un’estensione dei tagli alla produzione oltre la scadenza fissata per il maggio 2018 e finché non decideranno di inasprire i tagli alla produzione stessi.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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