Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – La price action verticale suggerisce che il mercato è in mano agli speculatori

Martedì a inizio sessione il petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in maniera contrastante, in un mercato caratterizzato da un basso volume di scambi. Il movimento è probabilmente imputabile a una leggera presa di beneficio e quadratura delle posizioni, poiché non ci sono stati cambiamenti importanti nei fondamentali, che rimangono prevalentemente rialzisti. Il Brent si attesta vicino al suo picco di quattro anni raggiunto lunedì e il WTI rimane leggermente indietro solo a causa dell’incertezza creata dal lato dell’offerta a quasi un mese dall’inizio delle sanzioni statunitensi contro l’Iran.

Alle 7:57 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a novembre si attestano a $ 75,54, in rialzo di $ 0,24 (+0,32%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a dicembre si attestano a $ 84,86, in calo di $ 0,12 (-0,18%).

Da un punto di vista tecnico, i mercati sono diventati verticali, il che solitamente li renderebbe maturi per le prese di beneficio a causa delle condizioni di ipercomprato, quindi un pullback a breve termine non sarebbe una sorpresa. Con gli hedge fund al netto long, qualsiasi debolezza probabilmente porterà alla quadratura delle posizioni perché si rende necessario un importante cambiamento nei fondamentali per spaventare i grandi investitori che controllano l’andamento dei prezzi in questo momento.

Guardando il quadro fondamentale più ampio, i mercati sono stati spinti ij netto rialzo a causa delle incombenti sanzioni statunitensi contro l’industria petrolifera iraniana. Dati recenti mostrano che, al suo apice, il paese stava fornendo fino al 3% dell’offerta mondiale.

I trader rialzisti a breve termine stanno celebrando l’annuncio dell’accordo commerciale tra Stati Uniti, Messico e Canada; hanno apprezzato questa notizia lunedì abbastanza da alimentare un’accelerazione verso l’alto. Questo perché la notizie ha suscitato la speranza che le attuali controversie commerciali non danneggino la domanda portando a una recessione globale. Inoltre, la domanda potrebbe effettivamente aumentare se gli affari tornassero alla normalità.

Previsioni

Il quadro rialzista dovrebbe rimanere invariato all’inizio della sessione regolare di negoziazione di martedì. Cioè, il lato dell’offerta del mercato petrolifero è fragile e vulnerabile a qualsiasi interruzione improvvisa dell’offerta da parte del Venezuela, della Libia, della Nigeria o addirittura del Mare del Nord. Inoltre, in questo momento vi è troppa incertezza sul mercato rispetto alle sanzioni contro l’Iran. Mentre l’incertezza può spingere asset come le azioni in ribasso, ha implicazioni rialziste nel mercato petrolifero.

I trader ancora non sanno quanto petrolio sarà tolto dal mercato. Non sono ancora sicuri di quanti paesi si allineeranno all’ordine degli Stati Uniti di boicottare il petrolio iraniano e, in terzo luogo, nessuno sa se l’Arabia Saudita e la Russia produrranno petrolio a sufficienza per compensare l’eventuale calo di offerta.

Con questo in mente, gli speculatori e i professionisti hanno comprato con a piene mani. Inoltre, diverse banche di investimento hanno azzardato previsioni per $ 100 al barile. Questa volta, queste previsioni poggiano su basi solide. Se il mercato inizia a dare segni di debolezza, o se osserviamo una fiacchezza inaspettata, allora questo potrebbe significare che la Casa Bianca sta negoziando per il rilascio di più petrolio. Tuttavia, la domanda rimane: da dove arriverà?