Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – In calo dopo l’annuncio dagli USA di una possibile rinuncia alle sanzioni contro l’Iran

Mercoledì a inizio giornata il petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in ribasso; è quest’ultimo a soffrire particolarmente sotto il peso delle vendite. A innescare la pressione di vendita è la notizia secondo la quale gli Stati Uniti si sarebbero detti disposti a considerare le richieste di esonero delle incombenti sanzioni sulle esportazioni di greggio iraniano.

Alle ore 7:36 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a settembre si attestano a $ 72,02, in calo di $ 0,54 (-0,75%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a settembre si attestano a $ 77,88, in calo di $ 1,00 (-1,27%).

A inizio sessione, entrambi i future in muovono in rialzo in risposta al rapporto settimanale culle scorte della American Petroleum Institute (API), che

in riferimento alla settimana conclusasi il 7 luglio, ha segnalato un prelievo di ben 6,796 milioni di barili di scorte di petrolio greggio USA – quando gli analisti prevedevano un prelievo di circa 4,489 milioni di barili.

Il rapporto dell’API – facente riferimento alla settimana conclusasi il 7 luglio – segnala  un incremento delle scorte di benzina pari a 1,59 milioni di barili,  quando i trader prevedevano un prelievo di soli 750.000 milioni di barili.

Questa settimana si è registrato anche un incremento delle riserve di distillati, su di 1,952 milioni di barili, a fronte degli 1,2 milioni di barili previsti. Questa settimana a Cushing, in Oklahoma, le scorte sono diminuite di 1,925 milioni di barili.

Martedì, i future sul petrolio greggio di WTI e Brent sono saliti in seguito a molteplici interruzioni agli approvvigionamento in Libia, Venezuela e Canada, ma anche in vista delle incombenti sanzioni contro l’Iran. I future del Brent si sono mossi in rialzo in seguito allo sciopero di due sindacati dei lavoratori del settore petrolifero norvegese, annunciato martedì, che ha interrotto la produzione del giacimento Shell di Knarr e che potrebbe interrompere la produzione di petrolio nei giorni a venire. I trader rialzisti ritenevano che queste interruzioni sulle forniture avrebbero probabilmente prevalso sulla capacità dell’OPEC di incrementare la produzione.

Previsioni

La notizia che gli Stati Uniti hanno alleggerito la propria posizione sulle deroghe alla sanzione contro l’Iran è stata una sorpresa e i trader hanno agito di conseguenza vendendo le loro posizioni long in risposta a possibili forniture extra. “Una manciata di paesi verranno a chiedere una deroga agli Stati Uniti. Lo considereremo”, ha detto Pompeo, secondo il testo di un’intervista ad Abu Dhabi con Sky News Arabia rilasciata dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Non è stato indicato nessun paese specifico.

Le notizie hanno scioccato il mercato perché in precedenza Washington aveva dichiarato che tutti avrebbero dovuto interrompere interamente le importazioni di petrolio iraniano dal 4 novembre o affrontare le misure finanziarie degli Stati Uniti, senza deroghe. Oggi alle 1430 GMT, l’US Energy Information Administration dovrebbe segnalare un prelievo di circa 4,1 milioni di barili. Non ci si aspetta che questo rapporto abbia un impatto così grande sui prezzi a causa delle notizie sulle esenzioni dalla sanzione iraniana. Il tono di mercato dovrebbe essere ribassista mentre i trader attendono ulteriori dettagli sull’evento chiave.