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Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – I dati deludenti sugli ordinativi industriali Usa favoriscono un rimbalzo

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Feb 5, 2019, 13:58 UTC

L’andamento dei prezzi di lunedì indica che qualsiasi notizia relativa a una domanda potenzialmente inferiore avrà un effetto negativo sui prezzi.

mercato del greggio

Martedì il petrolio greggio West Texas Intermediate e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in lieve rialzo; intanto gli investitori cercano di riacciuffare parte delle perdite di ieri.  Il supporto a lungo termine viene fornito dai tagli di produzione promossi dall’OPEC; nel breve termine viene fornito dalle sanzioni statunitensi contro il Venezuela. Tutto questo all’indomani del giorno in cui sia il WTI che il Brent hanno raggiunto i massimi dal 2019.

Alle 10:49 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a marzo si attestano a $ 55,11, in rialzo di $ 0,55 (+1,03%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza ad aprile si attestano a $ 62,97, in rialzo di $ 0,46 (+0,74%).

Rally fermato dal calo dei nuovi ordini

Il rally di lunedì si è arrestato e i prezzi hanno subito una brusca inversione al ribasso in seguito alla diffusione di un rapporto del governo secondo il quale i nuovi ordini per merci prodotte negli Stati Uniti sono scesi inaspettatamente a novembre in risposta ai forti cali della domanda di macchinari e apparecchiature elettriche. Il rapporto debole segnala un rallentamento della produzione alla fine del 2018. Secondo il Dipartimento del Commercio gli ordini di beni di produzione sono diminuiti dello 0,6 percento,  dopo un calo del 2,1 percento non rivisto registrato a ottobre.

Fattori ribassisti

Il principale fattore a sostegno del prezzo del petrolio è rappresentato dai tagli alla produzione promossi dall’OPEC. Secondo un sondaggio Reuters della scorsa settimana, l’offerta da parte degli stati dell’OPEC ha subito il più forte calo in due anni; l’Arabia Saudita e gli alleati arabi del Golfo hanno infatti superato i tagli concessi, mentre Iran, Libia e Venezuela hanno registrato cali involontari. I tagli della produzione sono studiati per ridurre l’eccesso di offerta globale e stabilizzare i prezzi. Anche le sanzioni Usa contro il Venezuela hanno spinto i trader a concentrarsi sul calo dell’offerta globale. “Le recenti sanzioni statunitensi sul paese potrebbero portare a una riduzione dello 0,5-1% delle forniture globali”, ha affermato Vivek Dhar, analista di minerario ed energia presso la Commonwealth Bank of Australia.

Previsioni settimanali

L’andamento dei prezzi di lunedì indica che qualsiasi notizia relativa a una domanda potenzialmente inferiore avrà un effetto negativo sui prezzi. Tuttavia, indica anche che il potenziale di offerta inferiore dovuto alle sanzioni venezuelane e ai tagli promossi dall’OPEC continueranno a fungere da supporto. Fintanto che l’OPEC e i suoi alleati continuano a mantenere la disciplina e aderiranno al piano di tagli dell’offerta i prezzi dovrebbero rimanere sostenuti. Si prevede che il volume rimarrà leggero a causa del capodanno lunare in Asia, esponendo i mercati a scambi bilaterali esasperati. Verso la fine della sessione, gli investitori avranno la possibilità di reagire al rapporto settimanale sulle scorte dell’American Petroleum Institute.

Si prevede un incremento di 1,3 milioni di barili: un valore inferiore dovrebbe avere un effetto rialzista su prezzo del greggio.

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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