Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – I dati API indicano un prelievo imprevisto, i trader si aspettano un incremento dai dati EIA

Martedì i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno chiuso in rialzo dopo che l’American Petroleum Institute (API) ha segnalato un prelievo imprevisto alle scorte di petrolio. Il mercato continua a essere sostenuto anche dalle tensioni geopolitiche per la scomparsa di un eminente giornalista saudita. Alcuni sostengono che, se i sauditi saranno messi sotto eccessiva pressione dalla vicenda, potrebbero vendicarsi ritirando forniture di petrolio dal mercato.

Alle ore 8:13 GMT, i future sul WTI con scadenza a dicembre si attestano a 71,98 $, in rialzo di 0,22 $ (+0,28%),  mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a gennaio si attestano a 81,30 $, in rialzo di 0,26 $ (+0,32%).

Rapporto della API

Secondo l’American Petroleum Institute (API), nella settimana conclusasi il 12 ottobre, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono scese di 2,13 milioni di barili,  quando gli analisti prevedevano un incremento di 2,167 milioni di barili.

Il rapporto dell’API – facente riferimento alla settimana conclusasi il 12 ottobre – segnala inoltre un prelievo alle scorte di benzina pari a 3,4 milioni di barili,  a fronte di una flessione di 1,074 milioni di barili prevista dagli analisti.

La scorsa settimana si è registrato anche un prelievo alle riserve di distillati, in calo di 246,000 barili, a fronte degli 1,280 milioni di barili previsti.

Questa settimana a Cushing, in Oklahoma, centro di consegna dei future, le scorte sono salite di 1,5 milioni di barili.

Previsioni

La direzione dei mercati del petrolio greggio di mercoledì sarà probabilmente determinata dalla reazione dei trader al rapporto settimanale sulle scorte dell’Energy Information Administration statunitense, atteso alle 14:30 GMT. Secondo le previsioni, il rapporto – facente  riferimento alla settimana conclusasi il 12 ottobre – mostrerà un incremento di 1,6 milioni di barili. Tuttavia, la stima potrebbe cambiare a causa del valore inaspettato segnalato dall’API.

Fra le altre notizie, secondo la CNBC, il presidente americano Trump avrebbe concesso all’Arabia Saudita il beneficio del dubbio sulla scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi, proprio mentre i legislatori statunitensi puntavano il dito contro la leadership saudita e cresceva la pressione occidentale per avere risposte da Riyadh.

È importante perché, secondo le indiscrezioni, l’Arabia Saudita potrebbe tagliare fino a 500.000 barili al giorno di produzione di greggio in risposta a qualsiasi sanzione statunitense. Se ciò dovesse accadere, i prezzi potrebbero salire da $ 10 a $ 20 nel breve periodo.

A fungere da supporto al mercato è la notizia che le esportazioni di greggio iraniano stanno scendendo più rapidamente del previsto, in vista dell’inizio delle sanzioni, il 4 novembre. Forse in risposta a questa notizia, il segretario generale dell’Opec Mohammad Barkindo ha esortato le compagnie petrolifere ad aumentare le capacità e ad investire di più per soddisfare la domanda futura, mentre la capacità di riserva di petrolio si riduce in tutto il mondo.

A contribuire a tenere un freno i prezzi è una relazione su una delle maggiori compagnie energetiche russe, Gazprom Neft. A quanto pare, la società non starebbe più frenando gli aumenti della produzione di petrolio da parte dei produttori locali.