Petrolio Analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Gli eventi geopolitici prevalgono sul balzo delle scorte Usa

Giovedì, a inizio giornata, i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in leggero ribasso, ma la volatilità rimane elevata per il timore di un’escalation delle attività militare in Siria.

Alle 7:41 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a giugno si attestano a $ 66,70, in calo di $ 0,04 (-0,06%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a giugno si attestano a $ 71,86, in calo di $ 0,20 (-0,28%).

L’azione di prezzo mostra chiaramente che i rischi geopolitici prevalgono sull’inaspettato aumento delle scorte negli Stati Uniti e le dispute commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina.

Mercoledì, il prezzo del petrolio ha raggiunto i massimi dall’inizio del dicembre 2014 dopo che il presidente Donald Trump ha avvertito la Russia di prepararsi al bombardamento del suo alleato, la Siria. Il suo avvertimento è arrivato in risposta all’intervento dell’ambasciatore russo in Libano, secondo il quale il suo paese avrebbe intercettato qualsiasi attacco degli Stati Uniti in Siria e identificando come potenziale obiettivo qualsiasi velivolo che sganciasse missili.

Inoltre, i prezzi del petrolio greggio sono stati ulteriormente sostenuti a seguito di un bombardamento contro il primo paese esportatore di petrolio, l’Arabia Saudita, da parte di ribelli nel vicino Yemen. Fra le altre notizie, l’U.S. Energy Information Administration ha dichiarato che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 3,3 milioni di barili a 428,64 milioni di barili. Inoltre, la settimana scorsa la produzione di petrolio greggio negli Stati Uniti ha raggiunto un nuovo record di 10,53 milioni di barili al giorno, in aumento di un quarto rispetto alla metà del 2016. L’aumento della produzione significa che gli Stati Uniti ora producono più greggio di quanto ne produca il primo paese esportatore al mondo, l’Arabia Saudita. Solo la Russia, con i poco meno di 11 milioni di barili attuali, ne estrae un quantitativo superiore.

Previsioni

In questo momento le notizie geopolitiche stanno guidando l’azione di prezzo. Il movimento è alimentato da una combinazione di acquisti speculativi aggressivi e azioni di ricopertura short. Gli shorter sono stati espulsi perché nessuno sembra disposto a vendere a causa della persistente minaccia di ulteriori attacchi missilistici da parte degli Stati Uniti sulla Siria e della possibile rappresaglia da parte della Russia nei confronti degli USA.

Gli speculatori scommettono che l’escalation dell’azione militare finirà per provocare un’interruzione dell’approvvigionamento.

I prezzi resteranno probabilmente su livelli elevati fino a quando non si raggiungerà una soluzione pacifica, o fino a quando i trader non si renderanno conto che in questo momento l’offerta è al sicuro e non ne è influenzata. Potrebbe trasformarsi rapidamente in un rovescio della medaglia se la disputa commerciale in corso tra Cina e Stati Uniti farà esplodere nuovamente il mercato azionario.

Giovedì, la Cina ha attaccato gli Stati Uniti, affermando che le dispute commerciali sono state “provocate da una sola parte”, cioè dagli Stati Uniti, e che Pechino è pronta a un inasprimento del conflitto se Washington non tornerà indietro sull’introduzione di dazi alle importazioni minacciati. Il ministero del commercio cinese ha anche affermato che non ci sono stati negoziati bilaterali con gli Stati Uniti sulle frizioni commerciali.