Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Funzionario OPEC segnala offerta limitata: prezzi in rialzo di oltre l’1%

Martedì a inizio giornata il petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in rialzo di oltre l’1%, in risposta alle dichiarazioni dell’OPEC, che segnala un’offerta limitata.

L’avvertimento è arrivato dal più alto funzionario del gruppo; intanto le incombenti sanzioni unilaterali degli Stati Uniti sulle vendite di petrolio da parte dell’Iran, il terzo maggiore fornitore dell’OPEC, entreranno in vigore il 4 novembre. Problemi con l’offerta sono già stati avvertiti dato che la maggior parte delle nazioni hanno aderito in anticipo alla richiesta degli Stati Uniti di porre fine a tutte le esportazioni di petrolio dall’Iran. Secondo i dati resi noti, le esportazioni di greggio dell’Iran stanno già scendendo mentre gli Stati Uniti si preparano a frenare la capacità di Teheran di vendere petrolio e partecipare ai mercati finanziari globali.

Alle 9:36 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a novembre si attestano a $ 69,60, in rialzo di $ 0,92 (+1,34%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a dicembre si attestano a $ 78,65, in rialzo di $ 1,06 (+1,37%).

L’Iran è un “produttore ed esportatore di petrolio molto importante”, ha dichiarato il segretario generale del gruppo, Mohammad Barkindo, a un evento nella città di Fujairah negli Emirati Arabi. “Quando importanti paesi produttori devono far fronte alle sfide di approvvigionamento, è motivo di preoccupazione” per l’OPEC e per i consumatori, ha affermato. L’avvertimento dell’OPEC fa seguito alle preoccupazioni espresse la scorsa settimana dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (EIA). Il cartello ha avvertito che i prezzi potrebbero salire oltre gli $ 80, a meno che i produttori non compensino l’offerta persa dai membri dell’OPEC Iran e Venezuela. Quest’ultimo sta pompando la metà del petrolio rispetto al 2016 e subisce ulteriori cali a causa degli sconvolgimenti economici che affliggono il paese. Oltre a questi ovvi problemi di approvvigionamento, anche le controversie commerciali e i problemi finanziari nei paesi dei mercati emergenti possono influenzare la domanda di greggio.

Previsioni

Il WTI con scadenza a novembre e il petrolio greggio Brent con scadenza a dicembre dovrebbero continuare a muoversi in rialzo per tutta la sessione, almeno fino a quando l’eventuale carenza di offerta rimarrà il tema centrale. Il rally potrebbe fermarsi e i prezzi potrebbero scendere se qualcuno dovesse opporre le preoccupazioni sulla domanda futura in seguito all’annuncio di ulteriori tariffe sulla Cina da parte degli Stati Uniti.

Ad esempio, i prezzi potrebbero indebolirsi se la Cina si vendicasse tagliando la catena di approvvigionamento di materie prime e piccoli componenti per dispositivi tecnologici made in USA. Le preoccupazioni per la domanda futura potrebbero farsi sentire anche se la Cina decidesse di rifiutare l’invito degli Stati Uniti a proseguire i negoziati commerciali, incoraggiando gli investitori di petrolio greggio a realizzare i profitti perché indicherebbe un’escalation della controversia commerciale e aumenterebbe la possibilità che la situazione si sviluppi in un evento a lungo termine.