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Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Favorito dai timori di una potenziale carenza di offerta

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Sep 28, 2018, 10:23 UTC

I trader sono principalmente preoccupati per l'impatto sull'offerta globale delle sanzioni contro l’Iran e si chiedono se l'Arabia Saudita e la Russia possono produrre abbastanza per compensare il deficit.

Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Favorito dai timori di una potenziale carenza di offerta

Venerdì a inizio giornata i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in leggero rialzo. La volatilità è sì in calo, ma il mercato continua ad essere sostenuto dalle preoccupazioni per una carenza di offerta. I trader sono principalmente preoccupati per l’impatto sull’offerta globale delle sanzioni contro l’Iran e si chiedono se l’Arabia Saudita e la Russia possono produrre abbastanza per compensare il deficit.

Alle 7:47 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a novembre si attestano a $ 72,33, in rialzo di $ 0,21 (+0,29%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a dicembre si attestano a $ 81,54, in rialzo di $ 0,16 (+0,20%).

Per ricapitolare il quadro di questa settimana, i trader si sono concentrati principalmente sull’impatto delle sanzioni contro l’Iran. Le preoccupazioni vertono intorno a quanto petrolio verrà rimosso dall’offerta globale e se l’OPEC e i suoi alleati potranno fare la differenza. I numeri sono ancora in discussione e i trader potrebbero non riuscire ad avvicinarsi all’importo esatto fino all’effettiva introduzione delle sanzioni, il 4 novembre.

Poco dopo che gli Stati Uniti annunciarono le sanzioni contro l’Iran, il mercato stimò una riduzione tra i 500.000 e i 2 milioni di barili al giorno di greggio. Successivamente, l’Arabia Saudita e la Russia hanno annunciato che avrebbero aumentato la produzione di circa 1,4 milioni di barili al giorno. Questo è il momento in cui ci troviamo con acquirenti speculativi spinti dall’idea che l’aumento della produzione non sarà all’altezza della produzione perduta.

Il week-end scorso, l’OPEC e i suoi alleati hanno discusso un aumento della produzione di altri 500.000 barili al giorno, ma questa idea è stata respinta perché l’Arabia Saudita teme di dover limitare la produzione il prossimo anno per bilanciare l’offerta e la domanda globale a fronte di un aumento di produzione di greggio dagli Stati Uniti.

Previsioni

I fondamentali sono rialzisti, ma il rally ha rallentato da quando gli Stati Uniti hanno sostenuto che ci sarebbe stata offerta in abbondanza per compensare eventuali carenze. Questo sembra aver fermato gli acquisti speculativi anche se il mercato è ancora sostenuto. Se gli Stati Uniti non rivelano il proprio piano per compensare il deficit entro breve, è probabile che il rally riprenda. Forse il mercato pensa che gli USA stiano lavorando a un accordo segreto con l’Arabia Saudita o la Russia per aumentare sensibilmente la produzione. Tutto quello che so è che il rally si è fermato e l’evento è coinciso con i commenti degli Stati Uniti.

Oltre ai commenti degli Stati Uniti, i guadagni sono limitati anche dall’aumento della produzione negli USA e dalla produzione stabile dalla Libia. Nondimeno, il mercato è fragile e non c’è molto spazio per errori. In sostanza, tutto ciò che serve per lanciare un’altra ondata al rialzo è un’inaspettata interruzione delle forniture.

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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