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Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Dubbi sulla partecipazione della Russia a un’estensione dei tagli alla produzione

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Nov 17, 2017, 08:38 UTC

Giovedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno chiuso in ribasso; le

Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Dubbi sulla partecipazione della Russia a un’estensione dei tagli alla produzione

Giovedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno chiuso in ribasso; le aspettative nei confronti di un’estensione dei tagli alla produzione da parte dell’Opec è stata controbilanciata dall’impatto della crescente produzione di petrolio negli USA e delle scorte in aumento.

I future sul petrolio greggio WTI con scadenza a gennaio hanno chiuso a $ 55,35, in ribasso di $ 0,17 (-0,31%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a febbraio hanno chiuso a $ 61,29, in ribasso di $ 0,47 (-0,76%).

Il mercato del petrolio è sotto pressione dall’8 novembre, quando stabilì il massimo in due anni. Di fronte ai segnali di una offerta Usa in rapido aumento fino a potenzialmente minare gli sforzi dell’OPEC di riequilibrare il mercato, i venditori hanno ripreso il controllo.

WTI gennaio grafico giornaliero
WTI gennaio grafico giornaliero

Previsioni

Venerdì a inizio giornata i future sul petrolio greggio sono contrastanti: il WTI è in lieve rialzo mentre il Brent si muove in ribasso; entrambi mercati, comunque, si apprestano a chiudere la settimana in ribasso per la prima volta da un mese e mezzo. I trader attribuiscono gli andamenti contrastanti alla pressione dovuta alla crescente offerta negli Usa e ai dubbi sul sostegno da parte della Russia a una prosecuzione dei tagli alla produzione di petrolio. Anche le forti esportazioni di greggio negli USA contribuiscono a sostenere i future sul WTI.

Jefferey, banca d’investimenti statunitense, ha avanzato dei dubbi sulla partecipazione della Russia all’accordo per la riduzione della produzione voluto dall’Opec. Si ritiene infatti che “il sostegno della Russia a un’estensione formalizzata dei tagli alla produzione alla riunione del 30 novembre sembra in discussione, anche se si tratterebbe solo di posticipare una decisione al primo trimestre 2018”.

Si tratta di fattori potenzialmente ribassisti per il mercato del petrolio greggio, in particolar modo per il Brent. Il rialzo di quasi il 40% registrato dal Brent a partire da giugno è stato favorito infatti dalle ipotesi di un accordo per un’estensione degli attuali tagli alla produzione oltre la scadenza del marzo 2018 fra paesi Opec paesi e altri paesi produttori, fra le quali è Russia.

L’OPEC si riunirà il 30 novembre per affrontare la questione.

Il cartello ha stabilito l’obiettivo di portare le riserve di petrolio di sotto della media degli ultimi cinque anni e in assenza di un’estensione difficilmente il prossimo anno raggiungerà l’obiettivo.

Nonostante tre giorni di consolidamento, ritengo che il momentum ribassista sia sufficiente per spingere il WTI con scadenza a gennaio all’interno della zona di valore $ 54,62-$ 53,78 e il Brent con scadenza s febbraio all’interno di $ 60,36-$ 59,40.

Brent febbraio, grafico giornaliero
Brent febbraio, grafico giornaliero

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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