Venerdì il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e lo standard internazionale Brent si muovono in ribasso: si teme infatti che il rallentamento economico globale possa determinare un calo di domanda. Tuttavia, è probabile che le perdite siano limitate dal timore che un’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Iran possa portare a un’interruzione dell’approvvigionamento.

Alle 09:53 GMT, il greggio WTI con scadenza ad agosto si attesta a $ 56,70, in calo di $ 0,64 (-1,12%), mentre il greggio Brent con scadenza a settembre si attesta a $ 63,45, in ribasso di $ 0,37 (-0,58%).

Sembra che questa settimana ogni singola notizia potenzialmente rialzista sia stata superata da una preoccupazione. Sempre in settimana, l’OPEC e i suoi alleati hanno concordato di estendere per nove mesi, fino a marzo 2020, il loro piano per contenere la produzione, ridurre le scorte e stabilizzare i prezzi. Sulla carta, è un fatto potenzialmente rialzista. Dopotutto, praticamente la stessa strategia ha frenato i prezzi dal 1° gennaio. Tuttavia, alcuni trader avrebbero voluto vedere dei tagli più consistenti, per compensare l’aumento della produzione di scisto negli Stati Uniti.

Mercoledì, la statunitense Energy Information Administration (EIA) ha riportato un calo settimanale nelle scorte di greggio di soli 1,1 milioni di barili, un dato inferiore alle previsioni e molto più piccolo del prelievo di 5 milioni di barili riportato martedì scorso dall’American Petroleum Institute (API). La discrepanza suggerisce che la domanda di petrolio potrebbe rallentare in risposta  ai segnali di un indebolimento dell’economia statunitense. Con i dati della EIA e dell’API che sembrano compensare il tentativo dell’OPEC di stabilizzare le scorte e i prezzi, l’incognita rimane il rapporto tra Stati Uniti e Iran. La preoccupazione per la possibilità di un’azione militare statunitense contro l’Iran è cresciuta da quando l’amministrazione ha citato nuove informazioni secondo sui l’Iran o i suoi delegati starebbero progettando di attaccare le truppe americane o turisti americani in Medio Oriente.

Inoltre, gli Stati Uniti hanno accusato l’Iran di attacchi contro i petrolieri vicino allo Stretto di Hormuz e, più recentemente, l’Iran ha abbattuto un drone statunitense. A inizio settimana, il presidente Hassan Rouhani ha detto che l’Iran potrebbe arricchire “qualsiasi quantità vogliano” in l’assenza di un accordo sul nucleare. Ciò ha spinto il presidente Trump ad avvertirlo di “stare attento alle minacce… possono tornare a morderti come nessuno è stato morso prima”. Nel frattempo, l’amministrazione Trump continua a gettare le basi legali per uno sciopero.

Previsione giornaliera

I trader di petrolio greggio seguiranno da vicino il rapporto USA sui libri paga non agricoli, che sarà pubblicato alle 12:30 GMT. Un rapporto più debole del previsto porterà probabilmente a un calo dei prezzi poiché ciò supporterà l’ipotesi di una minore domanda futura. Gli operatori prevedono che i salari non agricoli indichino che a giugno l’economia abbia aggiunto 162.000 posti di lavoro. Secono le previsioni, i salari medi orari aumenteranno dello 0,3% e il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 3,6%.