Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – In calo per i rumors sulla Cina, la Russia colmerà il calo di esportazioni dall’Iran

Lunedì, a inizio giornata, i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si muovono ribasso, reagendo alla preoccupazione per l’aumento di produzione negli Usa e alla resistenza in Europa e Asia alle sanzioni contro l’Iran, importante paese esportatore di petrolio.

Alle ore 7:20 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a luglio si attestano a $ 70,35, in calo di $ 0,33 (-0,45%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a luglio si attestano a $ 76,69, in calo di $ 0,43 (-0,56%).

Secondo quanto indicato dalla società di servizi energetici Baker Hughes della General Electric, nella settimana conclusasi il 11 maggio le imprese di trivellazione hanno aggiunto 10 piattaforme petrolifere, portando il conteggio totale a 844 unità, ai massimi dal marzo 2015.

Secondo la stampa la Germania ha dichiarato che proteggerà le sue società dalle sanzioni statunitensi. L’Iran ha detto che il gigante petrolifero francese Total non è ancora uscito dai suoi giacimenti. Inoltre, alcuni stanno dicendo che sarà la Cina a riempire il vuoto creato dagli Stati Uniti. La scorsa settimana alcuni trader si sono detti preoccupati per l’aumento della produzione da parte di Arabia Saudita, Kuwait e Iraq.

Fra le altre notizie, nell’ultima settimana gli hedge fund e i money manager hanno tagliato le loro puntate rialziste sul greggio negli Stati Uniti al livello più basso in quasi cinque mesi (dati della Commodity Futures Commission – CFTC).

Previsioni

Come ho detto la scorsa settimana, il recente rally del greggio e l’annuncio di sanzioni contro l’Iran hanno tutte le carte in regola per descrivere una situazione del tipo “compra in base a una voce, vendi in base a un fatto”. Ho anche avvertito sul rischio di una possibile bull trap. Penso che queste condizioni esistano ancora, quindi gli investitori dovrebbero fare attenzione a rincorrere il mercato al rialzo ai livelli di prezzo attuali.

Inoltre, con hedge fund e money manager che tagliano le posizioni, ci si deve chiedere se questo significa che temono significativi aumenti dei prezzi prima di una correzione significativa in un’area di valore. C’è anche una pressione in crescita secondo cui l’Europa si opporrà alle sanzioni sull’Iraq e che La Cina e la Russia riempiranno eventuali carenze. Tutti questi fattori creano incertezza e i trader rialzisti non amano l’incertezza.

I trader si stanno inoltre preparando per i rapporti mensili sull’offerta e la domanda dell’OPEC e dell’Agenzia internazionale per l’energia. Il rilascio di questi due rapporti potrebbe innescare una reazione volatile. Mi aspetto un arretramento del petrolio greggio su un supporto per dare ai principali operatori un’altra possibilità di rivalutare l’impatto della decisione del presidente Trump di ritirarsi dall’accordo nucleare iraniano.