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Petrolio, Analisi Fondamentale giornaliera – L’ OPEC vede incertezza nel mercato del greggio

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Jun 14, 2018, 09:49 UTC

I prezzi del petrolio si sono stabilizzati questo giovedì, da un lato trainati verso il basso dall'aumento della produzione e da un calo dell'attività di

Petrolio

I prezzi del petrolio si sono stabilizzati questo giovedì, da un lato trainati verso il basso dall’aumento della produzione e da un calo dell’attività di raffinazione in Cina, dall’altro risollevati dal forte consumo di carburante negli Stati Uniti e da un calo delle scorte di greggio, evidenziato dai dati EIA di ieri, che hanno fornito al greggio un certo sostegno.

I futures del Brent (LCOc1) sono stamani scambiati durante la sessione europea a 76,69 dollari al barile, in calo dello 0,1% dall’ultima chiusura. I futures sul greggio US West Texas Intermediate (WTI) sono invece stabilmente a 66,70 dollari al barile, in lieve aumento.

La Cina ha registrato un calo dell’attività delle raffinerie, da 12,06 milioni di barili al giorno (bpd) in Aprile a 11,93 milioni di barili in Maggio, sebbene le tirature anno su anno siano ancora aumentate dell’ 8,2 percento. La diminuzione dell’attività cinese è arrivata poiché la produzione industriale, gli investimenti e le vendite al dettaglio della Cina sono cresciuti meno del previsto a Maggio, in accordo con i dati che hanno mostrato questo rallentamento.

Nel mentre la produzione di greggio degli Stati Uniti è aumentata di quasi il 30 percento negli ultimi due anni, ed è ora vicina al principale produttore globale di Petrolio, che è la Russia, la quale ha sfornato 11,1 milioni di barili nelle prime due settimane di giugno. La produzione statunitense è ora superiore a quella del principale esportatore dell’Arabia Saudita (Saudi Aramco), che ha prodotto poco più di 10 milioni di barili al giorno. Ma la produzione statunitense in ascesa è fortunatamente arrivata in un momento in cui vi è una forte domanda; questo secondo gli operatori ha impedito che i prezzi scendessero ulteriormente.

Il consumo di benzina degli Stati Uniti è salito al record di 9,88 milioni di barili la scorsa settimana, secondo l’EIA, mentre gli inventari statunitensi dei prodotti grezzi  sono diminuiti di 4,1 milioni di barili, a 432,4 milioni di barili.

Lunedì inoltre l’OPEC nel suo consueto rapporto mensile sul mercato petrolifero ha ammesso che vi è una notevole incertezza sul futuro andamento dei prezzi del greggio.

I punti interrogativi sulla crescita economica globale e la conseguente domanda di petrolio, così come la capacità dei produttori statunitensi di pompare petrolio a un ritmo sempre più veloce rendono difficili le previsioni” ha dichiarato l’Organizzazione.

Varie fonti mostrano che “regna una notevole incertezza sulla domanda mondiale di petrolio e sull’offerta dei paesi non OPEC“, ha affermato l’OPEC, portando a un’ampia gamma di stime per il resto del 2018. Inoltre “mentre la crescita economica è destinata a essere forte negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, vi è la possibilità di un rallentamento in Cina e in India“.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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