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Petrolio Analisi fondamentale del 6 dicembre

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Dec 6, 2016, 09:29 UTC

Nella giornata di lunedì, dopo qualche esitazione, il prezzo del greggio è aumentato grazie all'ottimismo degli investitori per l'accordo dell'Opec sulla

Petrolio Analisi fondamentale del 6 dicembre

Nella giornata di lunedì, dopo qualche esitazione, il prezzo del greggio è aumentato grazie all’ottimismo degli investitori per l’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione, che dovrebbe venire attuato a partire da gennaio. Dopo essere rimasto all’interno di una gamma di oscillazione nelle prime ore della sessione, il Brent è salito al di sopra dei 55$ al barili per la prima volta in sedici mesi. Dall’accordo dell’Opec, raggiunto nella giornata di mercoledì scorso, il Brent è aumentato di circa il 19% e il Wti ha guadagnato circa il 16%.

L’intesa dell’Opec stabilisce una riduzione della produzione pari a 1,2 milioni di barili al giorno a partire da gennaio. I produttori che non sono membri del cartello dovrebbero accettare un taglio della produzione di 600000 barili al giorno al prossimo vertice dell’Opec, che si terrà a Vienna il 10 dicembre.

Il Brent con scadenza a febbraio ha chiuso a 54,94$, in rialzo di 0,48$ ossia dello 0,88%. Il Wti con scadenza a gennaio ha terminato la giornata a 51,79%, in rialzo di 0,11$ ossia dello 0,21%.

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Grafico giornaliero del Wti con scadenza a gennaio

Previsioni

Nonostante la chiusura in rialzo, l’azione del prezzo della giornata di lunedì non mi ha colpito. Il Wti poteva rompere oltre i massimi di ottobre dei 52,68$ e 52,74$, ma gli acquisti lo hanno fermato ai 52,42$. Ciò mi porta a sospettare che il rialzo intragiornaliero è stato dovuto soprattutto al deprezzamento del dollaro invece che ad acquisti aggressivi.

I compratori di Brent potevano inviare un messaggio quanti nel dubbio puntavano sul ribasso, ma gli acquisti si sono fermati sui 55,33$, portando a una chiusura al di sotto del livello psicologico dei 55$.

La questione che i compratori devono attualmente affrontare è costituita dall’aumento dei livelli di produzione. Secondo la Cnbc, la produzione di greggio sta salendo praticamente in tutti i principali produttori, nonostante il programma dell’Opec e della Russia per la sua diminuzione. Ciò contribuisce a diffondere preoccupazione per la possibilità che l’eccesso di offerta continui a lungo nel 2017.

Se i prezzi dovessero iniziare a scendere, ciò sarà dovuto all’aumento della produzione dell’Opec e della Russia.

L’Opec darà attuazione all’accordo in gennaio, riducendo la produzione dal massimo raggiunto a novembre di 34,19 milioni di barili al giorno. A ottobre, la produzione dell’Opec era di 33,82 milioni di barili al giorno.

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Grafico giornaliero del Brent con scadenza a febbraio

La produzione della Russia pone delle difficoltà. Mosca si sta baloccando con l’idea di ridurre la produzione a partire dai livelli di novembre, i più elevati degli ultimi anni. Se così fosse, la Russia dovrebbe soltanto riportare la propria produzione al picco toccato all’inizio dell’anno. also being raised over Russian production.

Inoltre, nella giornata di lunedì, Transneft, il monopolista degli oleodotti russi, ha suggerito che la riduzione della produzione di petrolio potrebbe avere inziio a marzo.

Non penso che le questioni legate all’Opec e alla Russia condurranno a un completo ritracciamento dei guadagni sperimentati nella scorsa settimana. Tuttavia, mi aspetto di osservare una qualche riduzione del prezzo. Non vedo neanche un totale fallimento dell’accordo dell’Opec. Osservo, invece, come l’effetto dell’intesa possa essere lento a manifestarsi. Ciò potrebbe significare che il mercato non vedrà una sostanziale riduzione dei prezzi prima del 2017.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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