Petrolio Analisi fondamentale del 28 marzo, Previsioni

Nella giornata di lunedì, il greggio si è mosso in ribasso: la preoccupazione per l’offerta ha, infatti, bilanciato il netto deprezzamento del dollaro. Il mercato petrolifero ha sperimentato volatilità, con gli investitori al rialzo che hanno spinto il prezzo a seguito delle notizie positive sulla proroga dell’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione e a causa dell’andamento negativo del dollaro. Tuttavia, i trader che puntano sul ribasso sono riusciti a far scendere il prezzo grazie all’aumento delle scorte degli Stati Uniti, cresciute più del previsto.

Il Wti con scadenza a maggio ha chiuso a  47,73$, in ribasso di 0,24$ ossia dello 0,50%. Il Brent con scadenza a giugno ha terminato la sessione a 50,90$, in ribasso di 0,02$ ossia dello 0,04%.

Previsioni

L’attuale azione del prezzo suggerisce che gli investitori stanno tentando di costruire una base di supporto, ma, affinché il prezzo aumenti, serve comunque un fattore determinante. Il deprezzamento del dollaro potrebbe contribuire a sostenere il prezzo, ma non pare che la mossa stia attraendo compratori sufficienti a innescare una rottura al rialzo.

I dati pubblicati dalla Commissione per il Trading dei Future sulle Materie Prime nella scorsa settimana hanno mostrato che gli speculatori stanno ancora aprendo posizioni long. Tuttavia, le letture hanno rivelato anche che le posizioni long sono ai minimi da dicembre. Il dato è potenzialmente positivo, poiché potrebbe esservi spazio per nuovi compratori. Tuttavia, ancora una volta, deve esservi un valido motivo per volere acquistare il greggio.

Nel fine settimana, diversi ministri dell’Opec e di altri paesi produttori si incontreranno in Kuwait per valutare i progressi dall’accordo di Vienna. L’Opec pare favorevole alla proroga dell’intesa, ma la Russia sembra del parere opposto, almeno per ora. Nella giornata di domenica, il ministro russo dell’Energia, Alexander Novak, ha dichiarato che è troppo presto per discutere dell’estensione dell’accordo sulla riduzione della produzione.

Ecco che penso del mercato nel breve periodo. Se la produzione degli Stati Uniti dovesse continuare ad aumentare, credo che il prezzo supererà i 47,01$ e raggiungerà i 45,78$.

Se la produzione negli Stati Uniti dovesse, invece, rimanere stabile o diminuire, il prezzo potrebbe salire. Esito positivo che potrebbe verificarsi anche qualora l’Opec dovesse continuare a discutere della proroga dell’accordo di Vienna.

A mio parere, non vi sarà alcuna rottura sostenibile al rialzo, a meno che la Russia non si dichiarerà a favore dell’estensione del programma di riduzione della produzione.