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Petrolio Analisi fondamentale del 21 marzo, Previsioni

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Mar 21, 2017, 08:45 UTC

Nonostante le notizie sulla possibile proroga dell'accordo semestrale dell'Opec sui tagli alla produzione, la riduzione dell'offerta e la stabilizzazione

Petrolio Analisi fondamentale del 21 marzo, Previsioni

Nonostante le notizie sulla possibile proroga dell’accordo semestrale dell’Opec sui tagli alla produzione, la riduzione dell’offerta e la stabilizzazione dei prezzi, il greggio ha iniziato la settimana sotto pressione. I venditori hanno scelto di reagire alla preoccupazione per l’aumento della produzione e del numero di pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti e per l’elevato livello delle scorte.

Il Wti con scadenza a maggio ha chiuso a 48,91$, in ribasso di 0,40$ ossia dello 0,81%. Il Brent con scadenza a giugno ha terminato la sessione a 51,79$, in ribasso di 0,16$ ossia dello 0,31%.

La risposta più evidente è giunta dal Brent, balzato in positivo a seguito delle notizie sull’Opec prima di muoversi in ribasso verso la chiusura.

Brent Crude
Grafico giornaliero del Brent con scadenza a giugno 

Previsioni

Sebbene alcuni investitori ritengano che l’enorme liquidazione di posizioni long da parte di hedge fund e fondi che investono in materie prime sia un indicatore di ribasso, altri suggeriscono che questa sia, in realtà, una notizia positiva, poiché crea nuovo spazio per un’espansione al rialzo.

Durante la scorsa settimana, gli speculatori hanno chiuso più di 150000 contratti, puntando sull’aumento del prezzo del Wti e del Brent, segnando un massimo storico.

Secondo Baker Hughes, Inc., nell’ultima settimana, sono stati messi in funzione 14 pozzi petroliferi, portando il totale degli impianti attivi a 631, il massimo dal settembre del 2015. Se dovesse continuare, tale tendenza darebbe conferma alle previsioni di aumento della produzione nel breve periodo.

WTI Crude Oil
Grafico giornaliero del Wti con scadenza a giugno

Sul prezzo del greggio ha, inoltre, pesato la crescente preoccupazione per l’inefficacia dell’accordo tra l’Opec e gli altri paesi produttori.

Non vi è dubbio che l’Opec dovrà aumentare o prorogare i tagli alla produzione, o il prezzo potrebbe ulteriormente diminuire. Le compagne petrolifere statunitensi stanno producendo più che nello scorso anno. Tale incremento dovrebbe continuare a premere sul prezzo e non dovrebbe arrestarsi prima del raggiungimento di un livello dei prezzi tale da annullare i profitti.

Qualora l’Opec e gli altri paesi produttori cominciassero a discutere seriamente della proroga dell’accordo di Vienna, il prezzo potrebbe stabilizzarsi. Probabilmente, tale stabilizzazione avverrà anzitutto come chiusura delle posizioni, ma, al raggiungimento di un nuovo accordo, potrebbe mutarsi in acquisto.

Il grafico giornaliero suggerisce con forza che, durante la sessione odierna, il fattore determinante dell’azione del prezzo sarà costituito dalla reazione dei trader alla quotazione di perno di breve periodo dei 48,93$. Qualora i compratori superassero tale quotazione per raggiungere i 50,14$, tale rialzo potrebbe rappresentare il primo indizio di acquisti effettuati dagli investitori pensando a un’imminente estensione dell’accordo dell’Opec.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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