Petrolio Analisi fondamentale del 15 marzo, Previsioni

Nella giornata di martedì, il prezzo del petrolio ha risposto ai dati dell’Opec sull’aumento delle scorte mondiali di greggio muovendosi in ribasso. La maggiore sorpresa viene dall’Arabia Saudita, il principale membro del cartello, che registra un balzo della produzione. Tale dato inatteso ha contribuito a far scendere il prezzo al minimo degli ultimi tre mesi, cancellando tutti i guadagni conseguiti dalla fine di novembre, quando l’Opec e altri paesi produttori annunciarono la propria intenzione di raggiungere un accordo sul taglio della produzione, la riduzione dell’offerta e la stabilizzazione dei prezzi.

Il Wti con scadenza a maggio ha chiuso a 48,35$, in ribasso di 0,59$ ossia dell’1,21%. Il Brent ha terminato la sessione a 50,92$, in ribasso di 0,43$ ossia dello 0,84%.

Nelle prime ore della sessione, il rapporto mensile dell’Opec ha mostrato che, a gennaio, le scorte di greggio dei paesi industrializzati sono aumentate a 278 milioni di barili, oltre la media degli ultimi cinque anni. In particolare, si registra un incremento della produzione negli Stati Uniti e nei paesi produttori che non fanno parte dell’Opec.

Inoltre, secondo fonti secondarie, a febbraio la produzione dell’Arabia Saudita è scesa a 9,797 milioni di barili al giorno. Tuttavia, Riyad ha comunicato all’Opec che la propria produzione è aumentata a 10,011 milioni di barili al giorno. I trader hanno assegnato notevole importanza a tale comunicazione, perché i tagli alla produzione attuati dall’Arabia Saudita erano stati superiori alla quota prevista dall’accordo di Vienna.

Tuttavia, il ministero saudita del Petrolio è diverso avviso, affermando che la “differenza tra ciò che i mercati considerano produzione e l’effettivo livello mensile di offerta è dovuta a fattori operativi su cui influiscono gli aggiustamenti delle scorte e altre variabili mensili.”

Previsioni

Nelle prime ore della sessione,grazie a notizie potenzialmente positive su un inatteso calo della produzione negli Stati Uniti, il greggio potrebbe muoversi in rialzo.

Secondo l’American Petroleum Institute (Api), nella scorsa settimana, le scorte degli Stati Uniti sono diminuite di 531000 barili. Gli analisti attendevano un incremento di 3,7 milioni di barili. La contrazione registrata dalle scorte di benzina e distillati degli Stati Uniti è stata superiore alle aspettative.

Nella giornata di mercoledì, il rapporto dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia) dovrebbe mostrare un incremento delle scorte pari a 3,3 milioni di barili, che segue a quello di 8,2 milioni di barili della scorsa settimana. Se la contrazione registrata dall’Api dovesse essere confermata dai dati dell’Eia, la serie di aumenti delle scorte, giunta alla nona settimana consecutiva, dovrebbe avere termine.

Qualora l’Eia confermasse le cifre dell’Api, vero la conclusione della sessione dovrebbe verificarsi un rialzo derivante dalla chiusura delle posizioni.