Petrolio Analisi fondamentale del 14 marzo, Previsioni

Nella giornata di lunedì, il prezzo del petrolio è rimasto praticamente invariato. Gli investitori stanno ancora elaborando il netto ribasso della scorsa settimana e attendono una nuova serie di dati sull’offerta: i rapporti settimanali dell’American Pertroleum Institute (Api) e dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, che verranno pubblicati rispettivamente nelle giornate di martedì e di mercoledì.

Nella giornata di lunedì, il Wti con scadenza a maggio ha chiuso a 48,94$, in ribasso di 0,09$ ossia dello 0,18%. Il Brent con scadenza a maggio ha terminato la sessione a 51,35$, in ribasso di 0,02$ ossia dello 0,04%.

Inoltre, gli ultimi dati del governo federale hanno mostrato che, nel mese di aprile, la produzione di olio di scisto registrerà il massimo incremento mensile da ottobre. La produzione del Bacino Permiano, il giacimento di olio di scisto a più rapida crescita negli Stati Uniti, dovrebbe raggiungere un nuovo massimo storico.

Previsioni

Dopo la giornata di lunedì, caratterizzata da una limitata azione del prezzo e da scarso volume, la sessione di martedì potrebbe vedere un ritorno della volatilità sul mercato petrolifero a seguito della pubblicazione del rapporto mensile dell’Opec. Se il documento avesse contenuti in grado di trascinare il greggio in ribasso, l’impatto sul mercato potrebbe essere notevole, dato l’ampio numero di hedge fund che detengono posizioni long. Se dovessero essere costretti a vendere, potrebbe scatenarsi una corsa alla vendita dagli effetti destabilizzanti.

Nella giornata di mercoledì, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie) pubblicherà il suo rapporto mensile sul petrolio, che potrebbe provocare volatilità su un mercato estremamente vulnerabile al ribasso.

Ora che il Wti ha superato la soglia psicologica dei 50,00$, tale quotazione potrebbe fungere da resistenza. Il grafico suggerisce che i future con scadenza a maggio potrebbero scendere prima fino  a 47,90$ e poi a 45,78$ prima che la pressione di vendita cominci a rimontare.

Secondo alcuni trader, il mercato petrolifero è in ipervendita, che potrebbe limitare la pressione al ribasso e che rende il mercato stesso vulnerabile a chiusure di posizioni aggressive e alla riscossione dei profitti.

Tuttavia, considerato l’attuale stato dei fondamentali, un rialzo sarebbe di breve durata e si scontrerebbe con una nuova ondata di pressione di copertura. A volte, un mercato deve muoversi in rialzo per impostare il successivo ribasso perché diversi investitori trovano difficile vendere sul ribasso.

Al momento, ritengo che il greggio potrebbe muoversi in rialzo nel breve periodo esclusivamente se l’Opec e le altre parti dell’accordo di Vienna cominciassero a discutere della proroga del programma per i tagli alla produzione, la riduzione dell’offerta e la stabilizzazione dei prezzi.