Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 21 settembre 2017

Mercoledì i mercati auriferi si muovono in lieve rialzo, mentre i mercati restano in attesa della Federal Reserve. Le prospettive sui tassi d’interesse negli Stati Uniti naturalmente sono interessanti, nel senso che sebbene la Federal Reserve avesse indicato che gli innalzamenti dei tassi sarebbero stati effettuati più tardi nel corso di quest’anno, ci sono stati un paio di uragani distruttivi prima che questo ciclo potesse iniziare. Per tale ragione, molti trader pensano che forse la Federal Reserve si manterrà neutrale. Se questo sarà il caso, potremmo assistere a un rialzo del metallo aurifero. Riconosciamo anche che il livello appena sottostante dei 1300$ funge da supporto massiccio e dovrebbe permettere al mercato di rimanere a livelli sostenuti.

Lo scenario alternativo

Se dovessimo rompere al di sotto del livello dei 1300$, sarebbe un segnale molto negativo, soprattutto se i prezzi dovessero proseguire in ribasso sotto il livello dei 1280$. Questo farebbe tornare il mercato all’interno della precedente area di consolidamento e ribadiamo che sarebbe un segnale negativo. Nel frattempo, prevediamo che i pullback offriranno delle opportunità per acquistare, dato che il livello dei 1300$ è stato la scena di una massiccia rottura in rialzo e, in teoria, in seguito dovrebbe fungere da supporto. Non abbiamo visto il mercato fare un nuovo test significativo a quel livello, pertanto dal punto di vista tecnico una mossa in ribasso e un balzo avrebbero perfettamente senso in una prospettiva di analisi tecnica. Se detto livello fungerà da supporto, crediamo che il mercato salirà verso il livello superiore dei 1330$, che ha svolto un ruolo importante in passato.

Tenete presente che i mercati auriferi tendono a muoversi con incrementi nella gamma dei 10$, pertanto ogni 10$ dovrete aspettarvi un po’ di confusione sul mercato. In ultima analisi, siamo convinti che l’oro si muoverà in rialzo, poiché la nuova normalità sui tassi d’interesse per la Federal Reserve probabilmente si trova in prossimità del 2%, rispetto al precedente 5% che eravamo abituati a vedere negli Stati Uniti.