Pubblicita'
Pubblicita'

Oro Analisi Fondamentale per l’11 Gennaio 2017 Previsioni

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Jan 11, 2017, 08:34 UTC

Martedì, dopo aver raggiunto a inizio sessione il massimo in sei settimane sostenuti principalmente dal calo del dollaro USA, i future sull'oro hanno

Oro Analisi Fondamentale per l’11 Gennaio 2017 Previsioni

Martedì, dopo aver raggiunto a inizio sessione il massimo in sei settimane sostenuti principalmente dal calo del dollaro USA, i future sull’oro hanno chiuso in leggero rialzo. Dietro la forza di questa settimana ci sarebbe il clima di tensione in vista della conferenza del neo eletto presidente Donald Trump, la prima dalle elezioni di novembre.

Su Comex, i future sull’oro con scadenza a febbraio hanno chiuso la sessione a 1185,50 $, in rialzo di 0,60 $ (0,05%).

Sul fronte dei dati economici, segnaliamo l’indice NFIB delle piccole imprese che si attesta a 105,8, superando il 99,6 previsto e il precedente 98,4; il rapporto JOLTS sui posti di lavoro vacanti che raggiungono i 5,54 milioni, leggermente al di sotto dei 5,59 milioni previsti ma sopra lettura precedente pari a 5,45 milioni; per finire, il dato finale sulle giacenze di magazzino all’ingrosso che salgono dell’1,0%, superando il +0,9% corrispondente sia alle previsioni che al dato precedente.

Previsioni

Mercoledì sarà un’altra giornata arida di dati economici, con i riflettori puntati sulla conferenza stampa di Donald Trump. I trader andranno alla ricerca di indicazioni e dettagli sul piano di ricostruzione dell’America, di eventuali tagli alle tasse e alleggerimenti della normativa bancaria. I trader purtroppo potrebbero rimanere delusi poiché le domande rivolte al neo eletto presidente potrebbero vertere su argomenti balzati recentemente agli onori delle cronache, incluso il conflitto di interessi, la pirateria informatica da parte dei russi e l’abrogazione dell’Obamacare.

Subito dopo le elezioni di novembre, Trump ha fatto diverse promesse fra le quali quella di spendere 3000 miliardi di dollari in infrastrutture; i rendimenti dei titoli del Tesoro sono saliti, il Dow Jones ha guadagnato il 9% circa e anche il dollaro si è mosso in rialzo, riducendo l’interesse nei confronti dell’oro come bene di investimento.

Alcuni ritengono che da Trump non giungerà nulla di particolarmente importante poiché la sua presidenza non è ancora stata inaugurata – bisognerà aspettare il 20 gennaio. Inoltre, le domande potrebbero vertere su qualsiasi argomento, e al neo eletto presidente potrebbero non essere rivolte domande riguardo l’economia. Impossibile prevedere se le sue parole potranno in qualche modo creare volatilità sui mercati.

Se però la volatilità sarà abbastanza sostenuta da innescare una rottura ribassista dei mercati azionari, gli investitori, com’è normale in questi casi, si disfaranno probabilmente dei titoli azionari per acquistare i titoli del Tesoro. Un calo dei rendimenti dei titoli Tesoro si ripercuoterebbe sul dollaro, con un conseguente aumento della domanda di oro.

Da un punto di vista tecnico, nella giornata di martedì il mercato dell’oro ha subito un’inversione rialzista con la violazione del massimo del 5 dicembre a 1190,20 $; al movimento non ha fatto seguito un’estensione perché probabilmente innescato da ordini di buy stop più che da nuovi acquisti. Se i compratori riusciranno a sostenere un movimento oltre 1193,40 $, potremmo osservare un nuovo rally di 30 $ nel breve termine ma se il supporto dei 1180,20 $ dovesse cedere, il prezzo dell’oro potrebbe scendere fino al 1157,50 $.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'