Oro Analisi Fondamentale per il 16 Gennaio 2017 Previsioni

Venerdì, dopo aver toccato un massimo in sette settimane il giorno precedente, l’oro ha ceduto terreno; gli investitori hanno infatti realizzato profitti e quadrato le posizioni in vista del fine settimana, reagendo anche ai dati positivi sull’economia USA.

I dati incoraggianti sulle vendite al dettaglio e quelli superiori alle aspettative sui prezzi alla produzione hanno contribuito a spingere in rialzo i tassi di rendimento dei titoli del Tesoro USA, contribuendo a sostenere il dollaro. Ne è derivato un calo della domanda di oro, denominato in dollari, da parte degli investitori stranieri.

I dati economici positivi hanno rafforzato l’ipotesi di più interventi sui tassi da parte della Federal Reserve USA nel corso dell’anno, magari prima di quanto non si credesse in origine. Vi ricordo che alla riunione di dicembre la Fed aveva detto di prevedere tre incrementi dei tassi nel corso del 2017.

Su Comex, i future sull’oro con scadenza a febbraio hanno chiuso a 1196,20 $, in ribasso di 3,60 $ (-0,30%).

Previsioni

Lunedì negli Stati Uniti è giorno festivo; l’azione di prezzo sul mercato dell’oro potrebbe risultarne limitata. Non sono attesi rapporti economici di rilievo dagli USA; in attesa dell’inaugurazione della nuova presidenza di venerdì, inoltre, l’azione di prezzo potrebbe risultare ridotta per gran parte della settimana.

Dopo la deludente conferenza stampa della scorsa settimana, con il discorso di inaugurazione Donald Trump cercherà di incendiare la platea e molto probabilmente non perderà l’opportunità di svelare i dettagli sul suo programma per l’economia USA.

Non sono del tutto sicuro che gli investitori dell’oro approcceranno all’inaugurazione con in mano posizioni di grosse dimensioni; nel corso della settimana, perciò, i prezzi potrebbero scendere lentamente. Se venerdì, infatti, Trump dovesse finire col parlare di tagli alle tasse per le società, gli investitori long sull’oro potrebbero subire brusche perdite: aumenterebbe infatti il valore dei titoli azionari, con una conseguente drenaggio di capitali dall’oro.

La scorsa settimana i giornalisti che si occupano di affari hanno scritto che “i mercati sono rimasti delusi da Trump, il quale non ha fatto riferimenti al suo programma di politica economica”. Ne deduciamo perciò che, nel caso in cui dovesse fare dei riferimenti specifici alla spesa pubblica, ai tagli alle tasse e alla regolamentazione, i titoli del Tesoro USA riterrebbero beneficio, favorendo un apprezzamento del dollaro e premendo in ribasso il prezzo dell’oro.