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Oro, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Tenuto sotto pressione da una BCE accomodante, favorito dalle preoccupazioni per le relazioni commerciali USA-Cina

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Jun 15, 2018, 09:17 UTC

Le aspettative di un aumento dei tassi di interesse statunitensi stanno aiutando a rendere il dollaro statunitense un investimento più attraente; questo sta facendo pressione sulla domanda di oro denominato in dollari

Oro, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Tenuto sotto pressione da una BCE accomodante, favorito dalle preoccupazioni per le relazioni commerciali USA-Cina

Venerdì a inizio giornata il mercato dell’oro si muove in ribasso, ed è nelle condizioni di chiudere la settimana in negativo. Il mercato sta avvertendo gli effetti di un dollaro statunitense forte, spinto in rialzo dall’affondo dell’euro.

Alle ore 6:41 GMT, su Comex, i future sull’oro con scadenza ad agosto si attestano a 1302,50 $, in calo di 5,80 $ (-0,44%).

Le aspettative di un aumento dei tassi di interesse statunitensi stanno anche aiutando a rendere il dollaro statunitense un investimento più attraente; questo sta facendo pressione sulla domanda di oro denominato in dollari. A sostenere l’oro è la tensione geopolitica legata alle questioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. Quest’ultima sta minacciando di interrompere i negoziati commerciali se gli Stati Uniti continueranno a imporre dazi sulla seconda economia più grande del mondo. Gli investitori hanno anche reagito a dati economici più deboli del previsto dalla Cina.

L’impatto della decisione della Banca Centrale Europea

Il dollaro statunitense giovedì è salito contro un paniere delle principali valute a quasi un nuovo massimo da inizio anno, spinto principalmente da un euro in netto calo. La moneta unica è crollata dell’1,68% dopo che la Banca Centrale Europea ha annunciato di voler mantenere i tassi di interesse ai minimi storici fino all’estate del 2019. Le autorità hanno anche esteso fino a dicembre il massiccio programma di acquisti titoli della banca centrale, ma hanno ridotto le dimensioni delle transazioni.

L’euro si è inizialmente indebolito dopo che la banca centrale ha annunciato di voler estendere il programma di acquisto di obbligazioni, ma è schizzato in ribasso subito dopo l’inizio della conferenza stampa del presidente della BCE Mario Draghi. In chiusura della riunione della banca centrale, Draghi ha dichiarato: “Non abbiamo discusso su quando alzare i tassi”. Queste parole sono state una bandiera rossa per gli investitori long in euro, e ha colto molti di sorpresa e ovviamente dalla parte sbagliata del mercato. Ha anche messo in luce la divergenza nelle politiche monetarie tra la Federal Reserve statunitense orientata verso una stretta monetaria e un’accomodante Banca Centrale Europea.

Gli investitori in titoli obbligazionari della zona euro hanno reagito immediatamente alla risposta accomodante da parte della BCE, riducendo la possibilità di un rialzo dei tassi di 10 punti base entro luglio 2019 dall’80% di prima dell’incontro a solo il 30% prima della fine della sessione. D’altro canto, la Fed ha segnalato mercoledì che avrebbe alzato i tassi due volte prima della fine dell’anno e fino a tre volte nel 2019. I prezzi dell’oro inizialmente sono saliti dopo che la BCE ha annunciato che avrebbe messo fine allo stimolo a dicembre, per poi scendere poi una volta che si è fatto chiaro che la banca centrale non aveva intenzione di aumentare i tassi almeno fino al luglio 2019.

Le tensioni con la Cina potrebbero degenerare

Secondo quanto riferito, il presidente degli Stati Uniti Trump ha preso la decisione di imporre dazi “piuttosto significativi” sulle merci cinesi; Pechino ha avvertito di essere pronta a rispondere se Washington avesse scelto di aumentare le tensioni commerciali. La prossima mossa sembra spettare alla Cina. L’oro può attrarre acquirenti come bene rifugio se la Cina deciderà di prendere una posizione ferma allontanandosi dal tavolo dei negoziati commerciali.

 

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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