Oro, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Sotto pressione per i segnali di rallentamento della crescita economica dell’eurozona

Venerdì, poco prima dell’apertura della sessione regolare, i future sull’oro si muovono in netto ribasso. La mossa è stata alimentata da un forte calo dell’euro, che sta spingendo in rialzo l’indice del dollaro USA. La domanda estera di oro denominato in dollari tende a diminuire quando il dollaro si rafforza.

Alle ore 11:07 GMT, su Comex, i future sull’oro con scadenza a dicembre si attestano a 1222,80 $, in calo di 5,10 $ (-0,42%).

Le vendite dell’euro sono iniziate poco dopo le 09:30 GMT in seguito a una serie di rapporti sul PMI più deboli in tutta la zona euro. Il PMI Flash del manifatturiero tedesco è arrivato a 51.6 contro 52.3. Il PMI dei servizi Flash tedeschi era 53,3 contro 54,6. L’Euro Zone Flash del manifatturiero si è fermato a 51,5, al di sotto della previsione di 52,0 e il PMI di Flash dei servizi era 53,1, inferiore alla stima di 53,6. Le letture più deboli del previsto sono state favorite da una guerra commerciale condotta dagli Stati Uniti e susciteranno probabilmente preoccupazione per la Banca centrale europea che, il prossimo mese, dovrebbe porre fine al suo programma di acquisto di asset da 2,6 miliardi di euro.

Inoltre, la crescita del settore privato tedesco ha rallentato ai minimi in quasi quattro anni, mentre le fabbriche nella più grande economia europea hanno sfornato merci a un ritmo più lento. I trader hanno anche detto che negli ultimi mesi l’economia dell’Eurozona si è raffreddata significativamente e, a meno che non si tratti solo di una breve parentesi, la Banca centrale europea (BCE) potrebbe essere costretta ad attenersi a una politica monetaria espansiva.

Previsioni

L’oro venerdì potrebbe sentire la pressione di vendita su due fronti​​, entrambi legati a un rafforzamento del dollaro USA. In primo luogo, il dollaro sta prendendo forza a causa di un euro più debole. In secondo luogo, il dollaro potrebbe continuare a salire a causa degli acquisti di beni rifugio favoriti da un’altra ondata di vendite nel mercato azionario.