Martedì i future sull’oro sono saliti ai massimi delle ultime sette settimane spinti in rialzo dai tiepidi dati sull’inflazione USA e da quelli sulla spesa per il consumo, sostanzialmente invariati. La reazione da parte di trader suggerisce che gli investitori stanno puntando su un mancato innalzamento dei tassi da parte della Fed prima della fine dell’anno.

Su Comex i future sull’oro con scadenza a dicembre hanno chiuso a $ 1279,40, in rialzo di $ 6,00 (+0,47%).

I trader, nonostante l’apprezzamento del dollaro, hanno anzitutto reagito ai dati economici degli USA, ma i rialzi potrebbero essere stati frenati da un aumento della domanda di beni di investimento ad alto rendimento. Ancora una volta, gli investitori sono rimasti sostanzialmente indifferenti agli eventi politici geopolitici; recentemente, comunque, gli acquirenti speculativi hanno offerto supporto al mercato.

Tra le altre notizie, nel mese di giugno l’indice dei prezzi per la spesa personale per il consumo negli USA (PCE) è rimasto invariato, con una revisione allo 0,0% del dato di maggio, precedentemente indicato a -0,1%. Il dato anno su anno è sceso dal +1,5% a +1,4% – il calo dei prezzi dell’energia ha continuato a pesare sull’indice.

Il reddito personale USA è rimasto invariato allo 0,00%, in calo rispetto al +0,3% mese su mese registrato a maggio. Il dato delude le previsioni che secondo il Wall Street Journal indicavano +0,4%.

La spesa per il consumo nel mese di giugno è salita dello 0,1%, un dato in linea con le aspettative, ma in calo rispetto +0,2% di maggio.

L’indice di SMI del settore manifatturiero si attesta a 56,3, appena sotto il 56,5% previsto dagli economisti.

Previsioni

Mercoledì a inizio giornata il mercato si muove in ribasso, in mancanza di un’estensione della spinta rialzista dovuta al rally di ieri, scenario che potrebbe indicare indecisione da parte degli investitori e che eventuali rialzi potrebbero essere piuttosto limitati.

L’esitazione nello spingere il mercato in rialzo potrebbe essere dovuta al dollaro stagnante di questa settimana, ma più probabilmente è dovuta alla forte domanda di beni di investimento ad alto rischio, tra i quali le azioni. Sono ancora convinto che, se i mercati azionari dovessero registrare un brusco crollo, il rally dell’oro potrebbe continuare in misura significativa, questo perché c’è bisogno di capitali per alimentare il rally e la maggior parte del denaro affluisce dai mercati azionari.

I trader dell’oro devono tenere d’occhio un rapporto di oggi: l’ADP sulla variazione dell’occupazione nei settori non agricoli, atteso alle 12:15 GMT. Secondo nel mese di luglio le previsioni il settore privato dovrebbe aver creato 187.000 posti di lavoro.

Un valore superiore alle aspettative potrebbe rafforzare il dollaro USA, esponendo a una pressione il mercato dell’oro. La combinazione di un mercato del lavoro debole e della bassa inflazione non rafforzerebbe certo l’ipotesi di ulteriore incremento dei tassi prima della fine dell’anno da parte della Federal Reserve, circostanza che potrebbe sostenere il mercato dell’oro, senza però innescare un’impennata in assenza di un crollo dei mercati azionari.